E’ vicino l’avvio della stagione di rinnovi contrattuali anche nel settore della sanità. Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore in edicola oggi le Regioni hanno già scritto l’atto di indirizzo che poi verrà messo a confronto con i sindacati. A quanto pare, il documento è pronto e serve solamente la bollinatura della Ragioneria generale per renderlo ufficiale. I nuovi contratti riguarderanno 544.482 tra infermieri e professionisti sanitari e coprono il triennio tra 2019/2021 come per gli altri comparti del pubblico impiego.
Ecco quanto scritto dal quotidiano economico e finanziario in edicola oggi riguardo ai nuovi contratti per infermieri e professionisti sanitari, per i quali verrà messo a disposizione circa 1 miliardo di euro:
“La bozza, che Il Sole 24 Ore ha potuto consultare, fissa prima di tutto i numeri chiave su cui si giocherà la trattativa. Il “nuovo” contratto, che come negli altri comparti copre il triennio 2019/2021, riguarderà 544.482 tra infermieri e professionisti sanitari (i medici invece sono dirigenti). Per loro ci sono a regime 1.015,57 milioni a decorrere dal 2021, mentre per gli arretrati del 2019 e 2020 ci sono rispettivamente 301,54 e 466,22 milioni. Al netto degli oneri riflessi, il calcolo pro capite porterebbe a un aumento medio mensile lordo di poco superiore ai 90 euro. Ma c’è di più. Nel caso degli infermieri, infatti, l’urgenza di far partire il rinnovo contrattuale non è legata solo al valore politico e simbolico determinato dal loro ruolo nella lotta al Covid. Il contratto serve anche a sbloccare i 335 milioni dell’indennità di «specificità infermieristica», messi a disposizione dalla manovra per il 2021 (comma 409 della legge 178/2020) proprio con l’obiettivo di rendere più concreto il riconoscimento all’impegno di prima linea di questo personale nella pandemia; e i 100 milioni dell’indennità «di tutela del malato e protezione della salute» riservati dalla stessa legge di bilancio (comma 414) destinati a tecnici, riabilitatori, ostetrici e assistenti sociali“.
Grazie ai nuovi contratti, dunque, verrebbero sbloccati 335 milioni per l’indennità speciale e 100 milioni per tecnici, riabilitatori, ostetrici e assistenti sociali. L’altra novità riguarda una riorganizzazione del sistema sanitario, che sempre secondo le fonti de Il Sole 24 Ore dovrebbe prevedere la classificazione del personale sulla base di una struttura piramidale, al fine di rafforzare posizioni e ruoli non dirigenziali e suddividendo i ruoli del personale sanitario considerandone le competenze tecniche.
Si tratta di un accordo importante, che dà dignità a figure che hanno mostrato di essere indispensabili per il nostro Paese grazie all”importanza politica e sociale assunta durante la pandemia e nell’uscita dalla crisi.
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