Sicurezza sul lavoro, il manifesto: 86% imprese irregolari e INAIL lavora con appena 246 ispettori!

I dati INAIL 2020 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati diffusi ieri e quel che emerge è una situazione molto critica fino al punto da spingere il Ministro del Lavoro Andrea Orlando a rilanciare nuovamente – a distanza di 2 mesi (la prima volta fu a maggio) – la proposta di nuove assunzioni di Ispettori.

A fare una rappresentazione degli esiti del Rapporto INAIL è il quotidiano il manifesto in edicola oggi che pone in risalto anche come il numero degli ispettori attuali sia totalmente inadeguato:

L’ottantasei per cento delle 7.486 imprese controllate dagli ispettori dell’Inail nel 2020 sono risultate irregolari per quanto riguarda la protezione della sicurezza o i contratti dei lavoratori. Per capire la ragione degli omicidi del lavoro che solo l’anno scorso hanno colpito 1.538 persone, con un incremento record del 27,6% rispetto al 2019, bisogna partire da questo dato che attesta le irregolarità o l’attività in grigio e in nero svolta nelle aziende. Ogni morte ha una causa, e questa causa discende direttamente dalla mancanza di tutele, non solo fisiche, dei lavoratori.

Alla ricerca delle cause di questo sistema omicida va aggiunta anche il progressivo assottigliamento degli ispettori. I numeri sono impressionanti: su tutto il territorio nazionale l’Inail poteva contare a dicembre 2020 solo su 246 ispettori. Nel 2019 erano 21 in più, proprio nell’anno solare in cui le vittime del lavoro sono aumentate. È chiaro che, in queste condizioni, nessuno può prevenire nulla né può svolgere un capillare lavoro di sanzione contro gli imprenditori che risparmiano sulla sicurezza, parte non secondaria di una politica strutturale mirata al taglio dei salari, oltre che delle tutele fondamentali”.

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