Il Decreto Sostegni bis ottiene la fiducia anche in Senato e a breve entrerà in vigore la sua legge di conversione. Con il voto favorevole del secondo ramo del Parlamento sono state approvate misure dal valore complessivo di 40 miliardi di euro, che hanno principalmente il fine di aiutare quelle imprese, lavoratori e cittadini che più hanno sofferto a causa della crisi economica scaturita dalla pandemia da Covid-19.
Ecco le principali misure introdotte dal nuovo decreto.
Molte delle risorse stanziate col Decreto Sostegni bis sono destinate ai contributi a fondo perduto. Con il decreto vengono introdotti tre nuovi contributi rispetto alle precedenti misure: contributo automatico e contributo stagionale. A giovare di questi aiuti sono soprattutto le imprese, i lavoratori autonomi e coloro che gravitano nel Terzo settore. Una importante novità riguarda l’estensione dei contributi alle aziende con ricavi fino a 15 milioni, e non più fino a 10.
Il Decreto Sostegni bis mette a disposizione un fondo da 10 milioni per garantire ai soggetti considerati fragili (che, dunque, non possono vaccinarsi) la possibilità di eseguire il tampone gratuitamente.
Dopo numerose polemiche e proposte, il nuovo decreto prevede lo sblocco dei licenziamenti per tutti i settori ad eccezione del tessile e settori collegati. Anche la Cassa Covid ha subito un prolungamento, mentre il governo, i sindacati e Confindustria hanno comunque cercato di incentivare l’utilizzo di tutti i mezzi possibili al fine di evitare i licenziamenti.
La sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali e degli avvisi bonari viene spostata ulteriormente dal 30 giugno al 31 agosto. Le scadenze relative a vaglia cambiari, cambiali e altri titoli di credito e a ogni altro atto avente efficacia esecutiva, che ricadono o decorrono nel periodo dal 1° febbraio 2021 al 30 settembre 2021, sono sospese fino al 30 settembre 2021. I protesti o le constatazioni equivalenti levati nel periodo dal 1° febbraio 2021 al 30 settembre 2021 sono cancellati d’ufficio, ma non viene rimborsato quanto già riscosso.
I 100 milioni di proprietari di immobili soggetti al blocco degli sfratti per morosità per 16 mesi consecutivi riceveranno un primo parziale ristoro e non dovranno pagare la seconda rata Imu a dicembre. Le rate versate entro il 16 giugno saranno rimborsate sottoforma di credito d’imposta.
Con la conversione del decreto legge vengono stanziati 350 milioni per l’ecobonus auto, che viene prorogato al 31 dicembre 2021. Gli aiuti sono indirizzati anche alle auto usate Euro 6 con contestuale rottamazione. 60 milioni sono invece destinati agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici.
Il decreto 73/2021 prevede per il 2021 quattro quote aggiuntive di reddito di emergenza relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021. I nuclei familiari in difficoltà possono presentare la domanda entro il 31 luglio 2021.
Due le innovazioni apportate al bonus vacanze. Si consente di utilizzare il contributo:
Il Decreto Sostegni bis mette a disposizione delle imprese che operano nei settori del wedding e dell’organizzazione di eventi e cerimonie – profondamente danneggiati dalle chiusure – una dote di 60 milioni di euro.
Il Decreto Sostegni bis mette a disposizione oltre 2 miliardi per l’agricoltura. Tra le novità più importanti c’è l’aumento a 161 milioni di euro per il 2021 del Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole danneggiate dalle gelate e il sostegno immediato per i produttori di birra artigianale che godranno di un contributo a fondo perduto pari a 23 centesimi di euro al litro. Il provvedimento aumenta per le imprese di allevamento di bovini e suini per il 2021 le percentuali di compensazione Iva per le cessioni degli animali vivi portandole al 9,5%. Viene aumentato di 5 milioni il “fondo filiere” per interventi destinati per il 2021 agli allevatori di bovini oltre allo stanziamento di 15 milioni di euro per il sostegno dei distretti di agricoltura biologica. Inoltre il fondo agrumicolo viene rifinanziato con 5 milioni di euro per il 2021.
Viene esteso e prorogato il credito d’imposta sui canoni di locazione a uso non abitativo. Il credito d’imposta vale fino al 60% per le spese di affitto sostenute nei mesi che vanno da gennaio a maggio 2021. Ai locatari esercenti attività economica, il credito d’imposta spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30%. Il credito d’imposta è esteso alle imprese esercenti attività di commercio al dettaglio con ricavi superiori a 15 milioni nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello della data di entrata in vigore del decreto (2019 per i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare). Il credito vale per i canoni versati tra gennaio e maggio 2021 a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato registrato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 risulti inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del periodo compreso tra il 1° aprile 2019 ed il 31 marzo 2020.
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