Per la riforma degli ammortizzatori sociali che secondo gli annunci avrebbe dovuto garantire la cassa integrazione a tutte le imprese, anche quelle che occupano fino a 5 dipendenti, è ancora rinvio.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi sulle cui colonne si legge:
“Manca soltanto una settimana alla scadenza del 31 luglio, di fatto fissata dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Ma per l’attesa riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, prevista espressamente anche al Pnrr seppure senza vincolarla a termini perentori, si delinea il rinvio a settembre. E a questo punto l’ipotesi più probabile per far approdare la legge in Parlamento diventerà salire in corsa sulla legge di bilancio in partenza, come al solito, in autunno”.
Dunque per la nuova cig è rinvio in autunno, probabile a quel punto che l’approvazione definitiva slitti a dicembre con l’approvazione della Legge di bilancio annuale. Il problema principale che avrebbe determinato il rinvio sta sul sistema di finanziamento (la contribuzione da parte delle aziende e lavoratori) e l’assenza, al momento, di fondi necessari per la fase di avvio.
“Anche se da via XX settembre – continua ‘Il Sole’ – non arrivano stime ufficiali, per l’attuale versione abbozzata dal Lavoro dagli ultimi calcoli servirebbero almento altri 6-7 miliardi. Che farebbero lievitare il conto a oltre 8 miliardi”.
Il ministro Orlando dunque avrebbe ricevuto uno stop dal Ministero dell’Economia che “già nelle scorse settimane avrebbe fatto capire di non essere in grado di ricavare questi fondi”.
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