Le impennate dei contagi da Covid-19 spaventano sempre di più. L’aumento dei casi preoccupa il premier Draghi, che più volte negli ultimi giorni ha invitato gli italiani a vaccinarsi per proteggere la salute di se stessi e delle proprie famiglie.
In particolare, l’urgenza del premier e del generale Francesco Figliuolo è quella di far comprendere ai giovani – e alle loro famiglie – l’importanza della vaccinazione anche per la necessità di tornare alla didattica in presenza a settembre.
Tuttavia c’è un’altra ragione che impone di correre nelle vaccinazioni e di non farsi trovare impreparati: la riapertura delle scuole a settembre, che tutti vogliono in presenza, e che è certamente condizionata dal numero dei contagi e delle conseguenti ospedalizzazioni che porteranno.
Il rischio di un ritorno alla didattica a distanza (Dad) è infatti molto serio, ecco perchè oggi il premier Mario Draghi e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi incontreranno i sindacati e nei prossimi giorni un nuovo Decreto regolerà anche la questione delle vaccinazioni del personale scolastico – docenti e Ata – rimasto senza inoculazione. Si tratta di poco più del 10% dei lavoratori del settore, sulle cui ‘spalle’ grava almeno una parte delle future scelte che il Governo farà a partire da settembre, a partire dalla Dad, appunto.
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