E’ stato definitivamente approvato al Senato, il 28 luglio u.s., il disegno di legge di conversione del Decreto Legge 77/2021 “Governance del Piano Nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”.
Evidenziamo con particolare soddisfazione che nel provvedimento sono stati recepiti alcuni emendamenti presentati dalla CISL, unitariamente con CGIL e UIL, riguardanti il delicato tema della Governance del PNRR, argomento di assoluta priorità politica per un’attuazione corretta e per una gestione efficace e funzionale di tutte le riforme e di tutti gli interventi previsti dal PNRR stesso.
Come abbiamo avuto modo di esprimere in occasione dell’audizione parlamentare sul DL 77 che come CISL abbiamo tenuto il 17 giugno u.s., pur valutando positivamente alcuni importanti previsioni nel Decreto, nella versione originaria erano presenti alcune contraddizioni e mancanze che, grazie agli emendamenti da noi presentati e approvati, sono state in buona parte superate in occasione della conversione.
Il principale limite d’impostazione che il Decreto presentava consisteva nel ruolo riconosciuto alle parti sociali, sostanzialmente riconducibile al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale, territoriale, le cui prerogative, limitate alla funzione consultiva e di segnalazione, non erano in grado di promuovere quel protagonismo sociale che è necessario per gestire una partita così rilevante per il futuro del Paese, nè di soddisfare l’assoluta necessità di generare coesione sociale, promuovendo un’ampia condivisione nell’attuazione del PNRR e delle complesse riforme che lo accompagnano.
L’emendamento approvato consiste in un comma aggiuntivo, il 5-bis, all’ articolo 8 (Coordinamento della fase attuativa) nel quale si prevede che “Nell’ambito di un protocollo d’intesa nazionale tra il Governo e le parti sociali più rappresentative, ciascuna amministrazione titolare di interventi previsti nel PNRR prevede lo svolgimento di periodici tavoli di settore e territoriali finalizzati e continui sui progetti di investimento e sulle ricadute economiche e sociali sulle filiere produttive e industriali nonché sull’impatto diretto e indiretto anche nei singoli ambiti territoriali e sulle riforme settoriali e assicura un confronto preventivo sulle ricadute dirette o indirette sul lavoro dei suddetti progetti. Per la partecipazione ai tavoli di settore e territoriali di cui al primo periodo non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati».
Sottolineiamo:
Riteniamo che queste novità introdotte in sede di conversione tramite il suddetto emendamento rispondano alle istanze della CISL, che ha sempre sostenuto un modello di governance del PNRR partecipato e caratterizzato da un confronto costante e da una negoziazione articolata, nella profonda convinzione che la condivisione e la partecipazione degli attori economici e sociali, nazionali e locali, concorre a tutelare l’interesse generale.
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Fonte: cisl.it