Green pass: è obbligatorio per viaggiare in Italia?

Molti in queste ore si stanno domandando quali effetti reali avrà l’obbligo di Green pass a partire dal 6 agosto, sancito dal decreto approvato dal Governo lo scorso 22 luglio.

In particolare se l’obbligo di avere almeno una dose di vaccino oppure un tampone negativo nelle ultime 48 ore oppure la guarigione da Covid19 – questi sono infatti i requisiti per ottenere la certificazione verde – riguarderà anche coloro che intendono viaggiare in Italia per turismo, fare escursioni, andare a trovare parenti o familiari lontani, in regioni diverse.

Al di là di tutto ciò che si legge sul web la risposta va cercata in quello che prevede il Decreto Green pass, nella bozza disponibile prima della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale cliccando qui.

Sul testo del Decreto si legge che in zona bianca – attualmente tutta Italia – l’accesso ai seguenti servizi e attività è consentito esclusivamente a chi ha il Green pass:
a) servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
b) spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
c) musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
d) piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive limitatamente alle attività al chiuso;
e) sagre e fiere, convegni e congressi;
f) centri termali, parchi tematici e di divertimento;
g) centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
h) attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
i) concorsi pubblici.

Dunque il Green pass serve per entrare in questi luoghi e non per potersi spostare da un territorio all’altro, da una regione all’altra, che resta quindi nella libertà di ognuno.

Ovviamente ciò vale per i viaggi con l’auto privata, in treno, in pullman. Discorso a parte vale per i viaggi in aereo per i quali ogni regione sta disponendo delle regole proprie, pertanto prima di programmare il viaggio il consiglio è di verificare se ci sono ordinanze specifiche nelle regioni di destinazione.

In questi giorni si parla di un Decreto Green pass sui trasporti pubblici però al momento nulla è stato definito e non si sa neppure con certezza quale sarà la cornice regolatoria.

Green pass obbligatorio per hotel: cosa prevede il Decreto

Va messo inoltre in evidenza che nell’elenco del Decreto Green pass del 22 luglio non sono ricomprese le attività ricettive come hotel, pensioni, ostelli, pertanto per entrare in questi luoghi e raggiungere le proprie camere o appartamenti non sarà necessario avere il Green pass.

Lo stesso vale per b&b, casa vacanze, camping: nessun obbligo di Green pass c’è nel Decreto.

Dunque chiarito che il Decreto non obbliga l’esibizione del Green pass per accedere ai servizi alberghieri e recettivi in genere. Occorre invece affrontare la questione di chi, frequentanto questi posti, intende acquistare i servizi che invece il Decreto stabilisce essere accessibili a condizione di avere il Green pass.

E’ infatti diversa la situazione di chi alloggiando in un hotel vorrà fruire del servizi di ristorazione annessi compresa la prima colazione

Potrà farlo liberamente se i tavoli sono all’aperto, dovrà essere in possesso del Green pass se i locali sono al chiuso: lo prevede espressamente il decreto. 

Più agevolmente gli albergatori potranno anche mettere a disposizione il servizio colazione o pasti direttamente in camera. 

Quel che vieta espressamente il decreto citando le attività ricettive, è l’accesso senza Green pass a piscine, centri benessere, palestre, ecc. che si trovano nei complessi alberghieri e in locali chiusi. E’ pertanto accessibile senza Green pass una piscina posta all’esterno di un albergo.

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