Alpitel. Bilancio 2020 e I dati sul primo semestre 2021

Nel pomeriggio del 30 Luglio, in modalità telematica, si è svolto l’incontro di coordinamento ALPITEL, alla presenza delle RSU e delle strutture nazionali e territoriali FIM CISL e FIOM CGIL.

Nel corso della riunione l’azienda ci ha fornito i dati relativi al Bilancio 2020 e un’analisi sulla primo semestre 2021.

In sintesi:

1 – ANDAMENTO E RISULTATI 2020

Il bilancio consuntivo dello scorso anno presenterà un EBITA negativo oltre ad una perdita consistente, dovuta principalmente alle svalutazioni resesi necessarie al fine di avere una discontinuità reale tra l’attuale gestione e la precedente, oltre a dei conti maggiormente attinenti alla reale situazione aziendale.

Il valore della Produzione ha chiuso il 2020 con un valore di 94.5 milioni di euro, volutamente in riduzione rispetto al 2019, in quanto si è volutamente e necessariamente rinunciato a lavori non profittevoli o che potevano generare perdite.

L’elemento maggiormente rilevante e che ha permesso all’Azienda, anche grazie ad una serie di azioni messe in campo, di sostenere tale situazione economica, è l’andamento della produzione a partire da mese di Settembre 2020 che da 7 milionimese è passato a 10 Milionimese a Dicembre, risultato ottenuto grazie all’impegno e alla dedizione di tutti i lavoratori Alpitel e riconosciuto in primis dalla direzione Aziendale.

Il fatturato generato ha realizzato la necessaria liquidità che è stata finalizzata a sanare sia la tensione finanziaria, sia a iniziare a saldare con puntualità le scadenze insolute verso i fornitori.

2 – PROSPETTIVE 2021

Il Primo Semestre del 2021 registra un valore della produzione di circa 55 Milioni di euro, un sostanziale pareggio del valore di EBITA, un cash flow positivo per circa 6 milioni e una riduzione del debito verso fornitori di circa 8 milioni di euro.

Dati sicuramente in forte discontinuità sia rispetto al 2020, ma soprattutto se paragonati agli anni precedenti.

Al fine di consolidare e incrementare il portafoglio clienti, anche nell’ottica di differenziare i rami di business, è stata acquisita un’azienda di Cuneo specializzata nel cliente ENEL, che nei prossimi 5 anni metterà in campo ingenti investimenti che non possono non essere colti, e che genera circa 10 milioni di fatturato annuo.

Da una rapida e funzionale revisione dell’organizzazione delle attività, condivisa ed applicata lungo la catena organizzativa aziendale, possono derivare immediati benefici organizzativi e di conseguenza anche finanziari, necessari a generare maggiore redditività anche alla luce degli oltre 250 Milioni di euro di backlog oggi a portafoglio.

Oltre a proseguire con decisione l’attività di riorganizzazione interna, in corso d’anno sono previsti investimenti informatici e di carattere formativo per il personale, al fine di cogliere l’obiettivo di un contenimento dei costi e di un incremento della produttività

3 – ASSETTI SOCIETARI

Pur trattandosi del Coordinamento Alpitel, abbiamo richiesto informazioni in ordine alle recenti operazioni che si sono consolidate a livello di gruppo PSC.

A breve verrà diffusa la nuova organizzazione del gruppo che vedrà una suddivisione dello steso in tre divisioni:

  • Telecomunicazioni / Enel (dove sarà presente Alpitel)

  • Italtel;

  • Navale / Ferroviario / Antincendio.

Tale progetto di riorganizzazione è finalizzato a sviluppare e specializzare le diverse business units al fine di realizzare sinergie su singoli progetti o aree omogenee tra le diverse società del gruppo, al fine di strutturare una rete che possa permettere al gruppo di lavorare in modo funzionale ed in sinergia in un obiettivo generare competenze polivalenti in grado di aggredire ogni opportunità offerta dai diversi mercati di riferimento.

4 – CONTRATTAZIONE

Nel precedente incontro del 21 Aprile scorso, avevamo posto all’Azienda 3 temi inerenti tematiche di ordine contrattuale, sui quali la stessa si era assunta l’impegno di verificare e darci ritorni concreti.

  • ASSORBIMENTI: Alpitel, ha proceduto, come da lei stessa precedentemente dichiarato, all’assorbimento, a circa 200 persone, della 1a tranche di aumento del CCNL del mese di Giugno a tutti i lavoratori che presentano un superminimo di natura assorbibile. Tale scelta è stata dettata dal cercare, almeno per il 2021, di ridurre i costi possibili e generare quella liquidità necessaria al fine di tornare ad essere competitiva nel circuito finanziario. Il Coordinamento ha espresso la propria contrarietà su tale scelta ribadendo che non può instaurarsi un clima di fattiva e reale collaborazione se non si ha la giusta sensibilità su un tema così importate quale quello dei salari dei dipendenti coinvolti. Inoltre esprime dubbi sulla legittimità degli assorbimenti stessi data la diversa regolamentazione degli ultimi rinnovi contrattuali

  • INQUADRAMENTI: A fronte della richiesta da noi precedentemente fatta, ovvero quella di realizzare una mappatura ed un monitoraggio del personale in forza, anche alla luce della riforma dell’inquadramento introdotta dal rinnovo contrattuale, l’Azienda ci ha comunicato che ha proceduto ad incrementare il livello a circa 100 lavoratori/lavoratrici, in modo specifico a coloro che erano inquadrati dal ex 2° al 4° livello. Un risultato importante, ed in assoluta controtendenza rispetto all’assorbimento, che va apprezzato per quantità e tempistica, ma che a nostro avviso deve essere completato quanto saranno disponibili le nuove declaratorie nazionali. 

  • INDENNITÀ DI MENSILIZZAZIONE: Per il personale operaio, in forza al 31 dicembre 2007, il CCNL prevedeva l’erogazione, con il cedolino di dicembre, di un’indennità annua pari a 11 ore e 10 minuti. Dalle verifiche da noi effettuate sulle buste paga del personale diretto, abbiamo riscontrato che la Alpitel non ha mai proceduto all’erogazione di tale istituto.  Avevamo pertanto chiesto all’azienda di verificare la composizione della platea e l’identificazione dei relativi importi corrispondenti. 

Alla luce della sensibile “posta” di natura contrattuale sopra descritta, Alpitel si è riservata di elaborare una proposta nelle prossime settimane e di rappresentarla e discuterla al prossimo Coordinamento Nazionale che si terrà nel mese di Settembre.

5 – CdS e NASpI

ALPITEL ci ha rappresentato di voler procedere alla chiusura del Contratto di Solidarietà a partire dal mese di Settembre.

Un aspetto sicuramente importante che attesta in modo concreto la ripresa dell’intera azienda e l’incremento del volume di fatturato coerente con quanto descrittoci nell’analisi del primo semestre 2021.

Parimenti ci ha prospettato la volontà di tenere aperta la procedura di mobilità (NASpI), allo scopo di accompagnare i dipendenti al raggiungimento del requisito pensionistico, ma aperta anche agli altri lavoratori che fossero interessati ad uscire su base volontaria con il principio della non opposizione al licenziamento

Abbiamo chiesto all’azienda di aggiornare il confronto su questi temi al prossimo Coordinamento di Settembre.

CONCLUSIONI

Fermo restando l’apprezzamento per le modalità di confronto poste in essere da ALPITEL, funzionali e trasparenti restiamo convinti che occorra ancora uno sforzo importante per riuscire a traghettare l’Azienda e i lavoratori tutti definitivamente fuori dallo stato di crisi che ha coinvolto la società

Il recupero di redditività e fatturato è frutto di un lavoro sinergico in cui oltre al management i lavoratori e le lavoratrici hanno concorso e concorrono in maniera determinante.

Riteniamo che sia arrivato il momento, pur nel rispetto del contenimento dei costi, di cominciare a dare risposte concrete partendo dai temi di natura salariale e contrattuale, oltre a definire e concludere la riorganizzazione aziendale.

 

Il Coordinamento Sindacale Nazionale RSU ALPITEL

FIM CISL – FIOM CGIL

 

 Roma, lì 03/08/2021

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Fonte: fiom-cgil.it