Scuola, prima di aprire ancora un nodo da sciogliere: chi controlla il Green pass?

Nell’incontro Ministero dell’Istruzione-sindacati che si è avuto ieri, e che è durato poco più di un’ora, è stato utile per ribadire che resta l’obbligo del green pass per il personale scolastico e che il tampone gratuito è a spese della scuola (da fare ogni 48 ore per chi non è vaccinato) solo per le categorie fragili impossibilitate a vaccinarsi, mentre gli altri dovranno pagarselo. Che inoltre resta la sospensione dello stipendio se il docente non si adegua alle regole del decreto e si assenta in modo ingiustificato per 5 giorni.

In pratica, secondo quanto si apprende da autorevoli fonti di stampa si sarebbe trattato di un incontro solo per ribadire la linea governativa, con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che si è mostrato inflessibile rispetto ad ogni ipotesi di deroga al Decreto.

Uno dei punti più controversi che resta senza soluzione è quello dei controlli del Green pass. Chi li fa? I presidi o i delegati della presidenza? La questione è complessa anche perchè i presidi hanno fatto sapere di avere molte difficoltà nel realizzare quotidianamente i controlli. E politicamente è ancora in corso un approfondimento tra il ministero e il garante della Privacy proprio su questo punto.

Nel frattempo manca davvero poco all’avvio dell’anno scolastico con le attività che ripartiranno il 1° settembre mentre le lezioni, nella maggior parte delle Regioni, prenderanno il via il 13 settembre.

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