Regole ferree per il trasporto passeggeri nell’era Covid a partire dal 1° settembre prossimo, da quando cioè diverrà obbligatorio il Green pass (basterà aver ricevuto la prima dose da almeno 15 giorni).
Riguarderà treni, navi, aerei e bus per i viaggi a lunga percorrenza.
A porre in evidenzia quali sono le conseguenze della mancata presentazione del Green pass in treno, ad esempio, dove non sempre i controlli vengono effettuati ai varchi prima delle partenze, è il quotidiano la Repubblica:
“Il viaggiatore mostrerà il Green Pass — obbligatorio fino a dicembre — al controllore. Se privo della carta verde, dovrà spostarsi in una zona riservata e scendere alla prima fermata utile. Rischia anche una denuncia alla Polizia ferroviaria. Sempre il viaggiatore si impegna a informare l’autorità sanitaria territoriale e la compagnia ferroviaria se accuserà sintomi entro 8 giorni dalla fine del viaggio. Il sistema di porte automatiche del treno sarà impostato in modo da favorire il ricambio dell’aria. Alimenti e bevande saranno consegnate al viaggiatore seduto (sui treni a lunga percorrenza) per evitare spostamenti di massa verso il vagone ristorante. Capienza massima permessa sugli stessi treni a lunga percorrenza se — come gli aerei — montano filtri Hepa”.
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