Pensione anticipata dal 2022, Il Sole 24 Ore: ‘tutto’ su APE Sociale con uscita a 63 anni

Dal 1° gennaio 2022 terminerà la sperimentazione triennale di Quota 100 e per evitare lo scalone rigido della legge Fornero che impone l’uscita pensionistica da 67 anni a salire, si sta ragionando su nuove soluzioni che possano favorire il pensionamento anticipato. Soluzioni che andrebbero condivise politicamente e poi coi sindacati, per poi messe a punto in autunno così da poter essere approvate nella Legge di Bilancio di fine anno.

Il Ministero dell’Economia e Finanze, per problemi di risorse disponibili, ha escluso che si lavorare ad una riforma organica del sistema pensionistico che metta completamente in discussione la Legge Fornero. Si fa strada invece una soluzione che valorizzi gli strumenti attualmente esistenti come APE Sociale e Opzione Donna.

Lo sottolinea anche Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

“Attualmente l’Ape sociale in formato prestito ponte, che è stata prolungata a tutto il 2021 dall’ultima legge di Bilancio, è utilizzata dai lavoratori con almeno 63 anni d’età in particolare situazione di difficoltà, come i disoccupati di lungo corso o chi assiste portatori di handicap, a quelli che rientrano in preciso elenco di attività considerate usuranti: dagli operai dell’industria estrattiva e dai conduttori di gru e di convogli ferroviari agli agricoltori e ai facchini. Lo scorso anno i beneficiari sono risultati meno di 11mila, leggermente in calo rispetto al 2019. L’obiettivo di un’ampia fetta della maggioranza, ma anche degli stessi sindacati, è di estendere il più possibile la platea per trasformare questo strumento in un vero canale d’uscita pensionistica”. 

Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nei mesi scorsi ha istituito un’apposita Commissione tecnica proprio per individuare una nuova lista di lavori gravosi da “agganciare” all’Ape sociale. A settembre la commissione dovrebbe giungere alle conclusioni. Intanto, ha già fissato tre parametri sulla base dei dati Inail per individuare nuove mansioni faticose o pericolose: frequenza e gravosità degli infortuni; gravosità delle malattie professionali“.

Dunque se ci sono speranze di poter andare in pensione a 63 anni dal 2022 queste potranno essere probabilmente riposte nel sistema APE Sociale che il Governo potrebbe estendere ad altre categorie di lavoratori, ampliando così l’elencazione prevista dal Dm 5 febbraio 2018.

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