Nuovo fondo perduto Agenzia delle Entrate: tutte le novità su requisiti, importi e codici Ateco [ESCLUSIVA]

È in arrivo il decreto che stabilisce l’erogazione di una nuova ondata di contributi a fondi perduto. Si tratta dei 140 milioni di euro previsti dal decreto Sostegni bis dello scorso maggio, che saranno erogati a tutta una serie di attività con precisi codici Ateco, dalle discoteche agli impianti sciistici, dalle piscine alle palestre, dalle fiere ai congressi, che sono rimaste chiuse a causa delle restrizioni imposte per fronteggiare la pandemia Covid-19.

Ricordiamo, come già precisato in una precedente news, che il contributo è aggiuntivo rispetto a quello previsto, sempre dal decreto Sostegni bis, per la generalità delle partite Iva, senza obbligo di indicare il codice Ateco (clicca qui).

Vediamo nei dettagli tutti gli elementi che saranno necessari per richiedere ed ottenere questi aiuti.

Nuovo Fondo perduto Agenzia delle Entrate: requisiti

Per poter presentare la domanda per il contributo a fondo perduto è necessario soddisfare alcuni requisiti che, in attesa di consultare nel dettaglio il Decreto, possiamo così sintetizzare:

  • occorre essere un’attività sia identificata con un preciso codice Ateco, riconosciuto come valido ai fini della richiesta degli aiuti (vedi elenco sottostante);
  • è necessario che le attività in questione siano state chiuse a causa del Covid per un periodo complessivo di almeno 100 giorni nel periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 25 luglio scorso, quindi 100 giornate da contare nel secondo round di chiusure;
  • alla data di presentazione della domanda all’Agenzia delle Entrate il beneficiario deve essere titolare di partita Iva e residente in Italia.

Nuovo Fondo perduto Agenzia delle Entrate: importi

Per quanto riguarda gli importi degli aiuti erogati, è opportuno fare una distinzione. Le discoteche, sale da ballo e simili potranno ricevere aiuti fino ad un massimo di 25mila euro. Per tutte le altre attività l’importo varia in base ai ricavi e ai compensi certificati nel 2019 in questa misura:

  • 3mila euro per soggetti con ricavi e compensi fino a 400mila euro;
  • 7.500 euro per soggetti con ricavi e compensi che vanno dai 400 mila euro al milione;
  • 12mila euro per soggetti con ricavi e compensi superiori al milione di euro.

Nuovo Fondo perduto Agenzia delle Entrate: codici Ateco

Possono richiedere il contributo a fondo perduto le attività che presentano i seguenti codici Ateco:

47.78.31Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte)
49.39.01Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o suburbano
56.21.00Catering per eventi, banqueting
59.14.00Attività di proiezione cinematografica
79.90.11Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
82.30.00Organizzazione di convegni e fiere
85.51.00Corsi sportivi e ricreativi
90.04.00Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
91.02.00Attività di musei
91.03.00Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
92.00.02Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
92.00.09Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse
93.11.10Gestione di stadi
93.11.20Gestione di piscine
93.11.30Gestione di impianti sportivi polivalenti
93.11.90Gestione di altri impianti sportivi
93.13Gestione di palestre
93.21Parchi di divertimento e parchi tematici
93.29.10Discoteche, sale da ballo night-club e simili
93.29.30Sale giochi e biliardi
93.29.90Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
96.04Servizi di centri per il benessere fisico
96.09.05Organizzazione di feste e cerimonie

Nuovo Fondo perduto Agenzia delle Entrate: domanda

La domanda per richiedere gli aiuti andrà presentata direttamente all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia si deve ancora attendere per le modalità e i termini di invio.

Questi, infatti, verranno specificati tramite un provvedimento dell’Agenzia stessa solo dopo che sarà emanato il decreto che ora attende la firma del Ministri dell’Economia. È possibile prevedere, visti i tempi di tutto l’iter burocratico, che il via libera alle istanze non arriverà prima della fine di settembre.

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