Già dal 6 agosto e poi da mercoledì 1° settembre il green pass sta diventando un elemento sempre più essenziale nella vita di ciascuno di noi. Sappiamo che per il momento è obbligatorio per accedere a tutta una serie di servizi quali bar e ristoranti al chiuso, piscine, palestre, cinema, teatri e stadi.
Non solo, da qualche giorno è diventato indispensabile anche per il personale scolastico ed universitario – già prima lo era per il personale sanitario e le forze dell’ordine – e per viaggiare sui trasporti a lunga distanza quali treni, aerei e traghetti a lunga percorrenza.
Il green pass è quella certificazione che viene rilasciata al cittadino una volta che quest’ultimo ha fatto almeno una dose di vaccino, o dopo che ha contratto il covid da non più di sei mesi o ancora dopo che si è sottoposto ad un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore.
Una volta che si soddisfano queste condizioni viene inviato un codice SMS o email che è possibile inserire nell’apposita sezione del sito www.dgc.gov.it (o utilizzando l’app IO o Immuni) per procedere poi a scaricare il documento pdf del green pass o il QR code.
Tuttavia numerosi lettori della regione Lazio ci hanno segnalato di aver riscontrato delle problematiche con questa procedura, nello specifico si tratta di persone che pur avendo diritto al Green pass ma non hanno mai ricevuto il codice per poterlo scaricare. Non solo, di casi simili ne ha parlato recentemente anche il quotidiano online Romatoday.it, riportando la vicenda di un avvocato romano vaccinato con una sola dose che, dopo aver atteso per settimane l’arrivo del green pass, ha deciso di presentare una denuncia in procura per omissione di atti d’ufficio, reato penale con cui un pubblico ufficiale rifiuta indebitamente un atto del suo ufficio.
Questa condizione particolare mette in difficoltà tutti i cittadini che, nonostante siano vaccinati, non avendo “fisicamente” il green pass sono impossibilitati ad accedere a tutti i servizi per cui la certificazione è obbligatoria.
Come ci si comporta in questo caso? La soluzione prevista già da qualche mese è chiamare il numero di pubblica utilità 1500, attivo 24 ore su 24, anche se è molto difficile da raggiungere poiché spesso occupato.
La vera svolta arriva dal 30 luglio: da quando cioè è possibile ottenere in autonomia il codice andando sul sito dedicato del Governo a questa pagina di recupero inserendo una serie di dati, ovvero il codice fiscale, le ultime otto cifre della tessera sanitaria, l’evento per il quale si richiede il green pass (vaccino, guarigione o tampone) e la data dell’evento stesso.
Una volta compilata la pagina con questi dati verrà generato un codice alfanumerico che consente di recuperare il green pass con le modalità classiche.
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