Tre modifiche al Reddito di cittadinanza entro metà ottobre. Lo annuncia il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi sulle cui colonne vengono messe in risalto tre profili del sussidio che, a parere del Comitato voluto dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, andrebbero esaltati:
“Nel frattempo il Comitato tecnico scientifico presieduto dalla professoressa Chiara Saraceno sta lavorando ad una messa a punto ed entro metà ottobre consegnerà le proposte di revisione del Reddito, finalizzate soprattutto a correggere alcune storture. Come quella che penalizza le famiglie numerose. A questo proposito si sta ragionando su una modifica della scala di equivalenza in modo da far pesare di più la presenza dei minori in una famiglia. Attualmente i single rappresentano ben il 44% della platea che percepisce il Reddito. Mentre le famiglie con cinque componenti, sono appena il 7,7% dei beneficiari. Non è un caso. I criteri per ottenere il sussidio infatti assegnano un valore più alto (1) al primo componente, 0,4 agli altri maggiorenni e 0,2 ai minori. Un altra modifica potrebbe riguardare una differenziazione del peso dell’affitto sul sussidio a seconda dell’area in cui si vive: una cosa è abitare in una grande città del Nord, ad esempio, ed una in un piccolo paese del Sud. Si stanno inoltre quantificando i costi dell’eliminazione della pausa di tre mesi ora prevista dopo 18 mesi che si percepisce il sussidio. L’ipotesi – se i numeri lo consentono – sarebbe quella di eliminare la pausa solo per le famiglie con minori”.
Tre modifiche dunque, che dovrebbero migliorare il Rdc e proporre al Governo Draghi di andare nella direzione opposta a quanto propongono due partiti politici che attualmente sostengono l’Esecutivo: vale a dire la Lega di Matteo Salvini e Italia Viva di Matteo Renzi, che entrambi puntano a cancellare il ”Reddito”.
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