Il Ceo di Stellantis dopo aver visitato lo stabilimento abruzzese della Sevel in Val di Sangro ha incontrato le Rsa, un segnale certamente importante di attenzione alle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
Nel breve colloquio Tavares ha dichiarato che lo stabilimento polacco è complementare a quello Sevel, nelle produzioni di veicoli commerciali, aiuterà Stellantis a coprire maggiormente la competizione sui veicoli commerciali con gli altri player. Il Ceo ha ribadito che lo stabilimento di Atessa non ridurrà la capacità produttiva. Per Sevel sono previsti investimenti per migliorare ulteriormente l’efficienza e la produttività dell’impianto. Sono affermazioni significative da noi apprezzate – dichiara il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano – che dovranno necessariamente essere verificate passo-passo nelle scelte che verranno attuate nei prossimi mesi.
Sul tema dei lavoratori somministrati, le considerazioni di Tavares non ci soddisfano e ci trovano contrari. Il Ceo di Stellantis, ha precisato la posizione di privilegiare i lavoratori interni, e l’utilizzo di lavoratori cassintegrati in trasferta da altri stabilimenti e non ha nessuna intenzione di cambiare posizione sui somministrati, precisando che non intende incrementare come numero.
Per noi – precisa Uliano – ribadiamo, la presenza di oltre 700 somministrati di Sevel è una stortura determina dal Decreto Dignità, quei lavoratori sono a tutti gli effetti degli “interni” che devo essere trasformati in dipendenti Sevel a tutti gli effetti.
Lo dicono i numeri, oggi ci sono 5650 dipendenti con oltre 300.000 veicoli, nel 2016 erano oltre 6150 i dipendenti con 280.000 unità prodotte. Stiamo chiedendo di ripristinare una situazione che si sta trascinando da tempo. Nessuno chiede di aumentare i somministrati, semmai chiediamo di ridurli aumentando gli occupati interni.
Nessuno disconosce la solidarietà agli oltre 500 lavoratori cassintegrati in trasferta temporanea che già operano in Sevel e che come sindacato abbiamo praticato ovunque.
Questa rigidità da parte di Stellantis sui somministrati ci porta dritto allo sciopero, invitiamo nuovamente Tavares a cambiare posizione cogliendo le istanze che i lavoratori di Sevel stanno ponendo da mesi.
Sulla problematica della carenza dei semiconduttori che hanno fermato le produzione di numerosi stabilimenti italiani, il Ceo di Stellantis, ha precisato che si è aggravata a seguito della chiusura temporanea per covid-19 di uno stabilimento in Malesia.
Nel frattempo sollecitiamo nuovamente il governo a convocare al MiSE il tavolo di Stellantis.
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Fonte: cisl.it