Farmacie private. Sindacati: “Rinnovato contratto nazionale applicato ai circa 60mila addetti”


Rinnovato il Contratto Nazionale applicato ai circa 60mila addetti delle oltre 18mila Farmacie Private. Ad otto anni dalla scadenza i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con l’associazione datoriale di settore Federfarma l’ipotesi di accordo, che punta a valorizzare le professionalità, oltre a riconoscere un giusto adeguamento salariale. Il settore a regime conta complessivamente circa 20mila farmacie, comprese le farmacie pubbliche, e più di 6mila parafarmacie.
I sindacati, tenuto conto delle posizioni espresse da Federfarma nel corso di questi anni e delle caratteristiche della presenza sindacale nel settore, esprimono una valutazione complessivamente positiva sull’Ipotesi di accordo, che consente di concludere una difficile vertenza e di riaffermare la funzione del contratto nazionale di lavoro quale fondamentale tutela per i lavoratori e le lavoratrici.
Nel comunicare alle proprie segreterie territoriali il risultato raggiunto, le segreterie nazionali dei sindacati che rappresentano la categoria sottolineano l’impegno di lavoratrici e lavoratori nella difficile fase della trattativa, chiusa grazie anche alle azioni di lotta e rivendicazione messe in campo in questi anni. Non ultima la mobilitazione nazionale programmata lo scorso aprile, al termine dell’ennesimo, infruttuoso incontro con la controparte datoriale.
Allora, la mobilitazione era stata decisa per denunciare alle Istituzioni e all’opinione pubblica la paradossale situazione nella quale lavoratori e lavoratrici venivano chiamati ad un nuovo atto di responsabilità (campagna vaccinale COVID 19) dopo aver garantito per oltre un anno il servizio sanitario indispensabile nella fase emergenziale, pur in assenza di qualsivoglia tutela contrattuale specifica e vedendosi negare da quasi otto anni il giusto riconoscimento salariale per la propria professionalità.
La mobilitazione aveva sortito i suoi effetti, portando Federfarma a riaprire il tavolo del confronto nel merito di questi problemi e in tempi circoscritti. Una trattativa ostica, che però si è risolta con la rimozione di pressoché tutti gli ostacoli.

Il risultato previsto dall’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale è così sintetizzabile:

Professionalità: si introduce una nuova figura professionale nell’Area Quadri che, nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, svolga attività di gestione di uno specifico settore o area oppure assuma la responsabilità del coordinamento dei servizi nelle Farmacie organizzate per svolgere pluralità di servizi.
Permessi retribuiti: confermato il diritto per i lavoratori in forza, si introduce un criterio di maturazione progressiva per i nuovi assunti: per coloro che saranno assunti dal 1° novembre 2021 dai titolari di Farmacie fino a 40 dipendenti, le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre Farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato.
Assistenza sanitaria integrativa: si introduce il diritto alla prestazione a totale carico del datore di lavoro nella misura di 13€ mensili. Ove non sia individuato il Fondo bilaterale per l’erogazione delle prestazioni, il lavoratore percepirà un importo retributivo di pari importo.
Bilateralità: si prevede la riforma dell’Ente Bilaterale, secondo criteri di efficienza e certezza di prestazioni. Il suo finanziamento sarà ripartito tra datori di lavoro e dipendenti e decorrerà al momento di completamento del predetto cambiamento.
Salario: l’aumento salariale è pari a 80€ mensili, a decorrere dal 1 novembre 2021, in unica soluzione.
Durata: il nuovo Contratto scadrà il 31 agosto 2024.

A latere dell’Ipotesi di accordo è stata sottoscritta anche l’intesa relativa all’affidamento alle Farmacie del Piano Nazionale
vaccinale e delle attività di screening per il Covid-19 mediante tamponi antigenici rapidi e test sierologici. Essa prevede la costituzione di un Osservatorio Nazionale e di Comitati Regionali paritetici cui è assegnato il compito di individuare e suggerire, anche attraverso apposite linee guida, adeguate soluzioni al fine di dirimere eventuali problematiche; inoltre, si conviene il riconoscimento di un compenso aggiuntivo non inferiore a 2,00 euro lordi, per ciascuna vaccinazione effettuata dal farmacista; quest’ultimo potrà, in alternativa, optare per un compenso forfettario annuale nella misura di 200,00 euro lordi.

Continua a leggere qui

Fonte: cisl.it