Associazione per delinquere con la specifica finalità di truffare Inps ed ottenere così prestazioni come l’indennità di disoccupazione Inps, trattamento di malattia, trattamento integrativo e contributi pensionistici.
Questa è l’accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Agrigento nei confronti di 63 persone che sono state rinviate a giudizio per aver creato società agricole che nella realtà si sono rivelate fittizie e rapporti di lavoro bracciantile inesistenti.
“Le pene proposte sono comprese fra i 2 e i 7 anni di reclusione“, scrive il quotidiano Agrigentonotizie.it che propone anche l’elenco di coloro che sono stati rinviati a giudizio.
“I reati contestati sono l’associazione a delinquere, il falso e la truffa. I fatti risalgono al periodo compreso fra il 2010 e il 2013. Sono in particolare due – la “Angelina” e la “Verona” – le società fantasma che sarebbero state messe in piedi. I presunti componenti dell’organizzazione (il vincolo associativo, comunque, non è contestato a tutti) avrebbero poi pure creato delle aziende agricole individuali per la fittizia assunzione dei braccianti agricoli”, conclude il quotidiano siciliano.
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