Green Pass per lavorare e controlli, ecco chi li fa: novità del Decreto

La redazione di Tuttolavoro24.it è entrata in possesso della bozza del testo integrale del nuovo decreto del Governo Draghi sul green pass, il quale stabilisce le nuove regole da adottare sui luoghi di lavoro e, soprattutto, l’obbligo di certificazione verde per lavorare a partire dal 15 ottobre prossimo.

Tra i vari provvedimenti contenuti nel nuovo decreto, viene specificato a chi spetta il controllo del green pass sui luoghi di lavoro. L’art.1 del decreto, ai commi 4 e 5, infatti, affida al datore di lavoro sia nel settore pubblico che privato la responsabilità di verificare il possesso e la validità della certificazione verde presentata dai dipendenti.

A tal proposito leggiamo al comma 5:

I datori di lavoro di cui al comma 4, primo periodo, definiscono, entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche di cui al comma 4, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi di cui ai commi 1 e 2.

Con ciò viene stabilito che i controlli spettano al datore di lavoro, il quale ha tempo fino al 15 ottobre per definire le modalità secondo cui impostare le verifiche dei controlli, che dovranno preferibilmente svolgersi all’ingresso del luogo di lavoro. Qualora non sia possibile effettuare verifiche a tappeto del green pass dei dipendenti, saranno consentiti anche controlli a campione.

I datori di lavoro sia nel pubblico che nel privato dovranno indicare con un atto formale i soggetti incaricati a svolgere l’attività di controllo e verifica della certificazione verde posseduta dai lavoratori. Questa precisazione della norma ha due scopi. Il primo è far in modo che il soggetto addetto al controllo venga chiaramente indentificato per evitare abusi. L’altro è di precisare che il controllo può essere fatto anche da un soggetto non organico al contesto aziendale, come ad esempio l’addetto alla vigilanza o il custode che lavorano in appalto.

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