Reddito di cittadinanza, La Stampa: taglio dell’importo per favorire la ricerca di lavoro, ecco da quando

Si avvicina il ‘tagliando’ al Reddito di cittadinanza annunciato dal Ministro del Lavoro per il prossimo mese di ottobre, da quando cioè inizierà la discussione sulla Legge di Stabilità 2022.

Tra i vari aspetti controversi della normativa al centro del dibattito, che potrebbe spingere il Governo a fare delle modifiche c’è quello che riguarda l’importo del sussidio. Importo che resta sempre lo stesso per tutta la durata dei 36 mesi (18+18), ma che potrebbe essere oggetto di decurtazione (un décalage) specie se il Governo intende perseguire l’obiettivo di spingere i percettori del Rdc a cercare un’occupazione.

Una modifica in tal senso, come riporta il quotidiano La Stampa in edicola oggi, potrebbe riguardare ad esempio coloro che sono certamente collocabili a lavoro (sia per caratteristiche soggettive che professionali):

“La possibilità di rinnovare il Rdc dopo la scadenza dei 18 mesi, che rende la sua durata potenzialmente illimitata, rafforza il disincentivo a ricercare un’occupazione formale (soprattutto nei casi in cui il beneficio è elevato rispetto ai salari media dell’area geografica). Limitatamente ai beneficiari che vengono giudicati idonei al lavoro, si potrebbe perciò considerare la possibilità di ridurre gradualmente nel tempo l’entità del sussidio, considerando in ogni caso un periodo congruo in relazione alla concreta possibilità di ricevere le offerte di lavoro”.

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