“Finalmente a Roma il contributo e assegno di cura per le persone con disabilità gravissima sarà assegnato a tutti coloro che hanno fatto richiesta nel 2021, compresi i nuovi utenti, circa 700 persone, che erano rimaste escluse per l’insufficienza delle risorse e la mancata integrazione di Roma Capitale. È il frutto di una battaglia che abbiamo sostenuto per mesi, anzi per anni, dato che il problema si presenta ciclicamente per lo scorrimento completo dell’elenco dei beneficiari.
Il Comune di Roma ha finalmente contribuito per la sua parte con 2.817.000 euro per la completa copertura degli interventi a tutti i destinatari del sostegno.
Come ogni anno, per mesi gli utenti e le famiglie hanno vissuto nell’incertezza di veder riconosciuto il contributo dal Comune .
Al futuro Sindaco che verrà eletto a breve, chiediamo che si superi questa incertezza che affligge annualmente persone non autosufficienti che vivono gravi situazioni di emergenza sanitaria e sociale e venga assecondata la domanda di assistenza domiciliare prevista dalle norme. Abbiamo bisogno di maggiori risorse certe strutturali per questa problematica e anche per vedere garantiti i livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie.
Roma ha bisogno di Servizi Sociali e Socio-sanitari efficienti, della certezza della presa in carico in tempi brevi, di sostegni concreti per le fasce di popolazione fragile e di interventi per la povertà crescente , per i non autosufficienti e per tutti quei servizi e progetti di cui la popolazione più debole ha necessità.
Deve essere garantita omogeneità della qualità delle prestazioni su tutti i territori dei 15 Municipi di Roma per rispondere ai reali e crescenti bisogni della cittadinanza”.
“Per realizzare servizi , progetti ed interventi efficaci, come già abbiamo proposto nel Decalogo LavoriAMOxRoma rivolto alla prossima Consiliatura e al futuro Sindaco della Capitale, sono urgenti e non più rinviabili assunzioni stabili e sufficienti sia in ambito sanitario che sociale – precisano i segretari generali generali Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica -. I servizi sono totalmente carenti di figure professionali specifiche di assistenti sociali , educatori, psicologi, di personale amministrativo che dia gambe e braccia e concretezza di azione alle politiche sociali della città. La programmazione economica resta un punto non più rinviabile per consentire, in particolar modo ai Municipi, di programmare interventi a lungo e medio termine secondo le necessità”.
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Fonte: cisl.it