Draghi: “440mila nuovi occupati”, Corriere: sì ma precari come i primi ‘licenziati’ col Covid

Nel suo intervento di ieri durante l’Assemblea annuale di Confindustria, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha toccato anche il tema dell’occupazione, strettamente legato a quello della crescita economica.

Draghi ha sottolineato che la nuova occupazione di questa fase di rilancio dell’economia è, però, soprattutto precaria. In un trafiletto apparso sul quotidiano Corriere della Sera in edicola oggi vengono riprese le parole del Premier ma viene anche sottolineato che i primi a perdere il lavoro con la pandemia sono stati gli stessi lavoratori con contratti precari:

“L’economia in ripresa crea anche lavoro, ma soprattutto precario, spiega Draghi: «A luglio il numero di occupati è cresciuto di 440mila unità e c’erano 170mila disoccupati inattivi in meno. Il mercato del lavoro è ripartito, ma ci sono ancora aspetti che destano preoccupazione. Tra i dipendenti, tre quarti dei nuovi occupati hanno ricevuto un contratto a tempo determinato». Così come erano stati precari i primi a perdere il lavoro allo scoppio della pandemia.

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