Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha firmato la circolare n.11/E – emanata d’intesa con l’Agenzia entrate-Riscossione, che chiarisce le regole dello Stralcio dei debiti fino a 5mila euro previsto dal decreto Sostegni (Dl n. 41/2021).
Stanno per essere cancellate automaticamente, dunque, tutte le cartelle esattoriali fino a 5 mila euro (rientrano le anche le cartelle di valore complessivo superiore ma con singoli ruoli inferiori ai 5 mila euro). Lo stralcio, tuttavia, avrà valore solo per i contribuenti (sia fisici che enti e società) con un reddito imponibile che non superi i 30 mila euro.
Lo Stralcio dei debiti interessa le persone fisiche e soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, rispettivamente nell’anno d’imposta 2019 e nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mila euro. Per le persone fisiche si prendono in considerazione le Certificazioni Uniche 2020 e le dichiarazioni 730 e Redditi PF 2020 presenti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate alla data del 14 luglio 2021.
Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si fa invece riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, Società di persone, Enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d’imposta che ricomprende la data del 31 dicembre 2019. Come specificato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate, sul sito internet dell’Agenzia delle entrate-Riscossione è possibile verificare se i debiti posseduti possono essere oggetto di annullamento.
Nella comunicato stampa del 24 settembre 2021 si legge: “Il decreto Sostegni ha disposto l’annullamento automatico di tutti i debiti di importo residuo alla data del 23 marzo 2021 fino a 5mila euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 da qualunque ente creditore (salvo i debiti espressamente esclusi, elencati nel documento di prassi). Il rispetto del tetto va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura”.
L’aspetto più rilevante che aiuta a capire il sistema messo in piedi dall’Agenzia è che “se il contribuente ha più carichi iscritti a ruolo, conta l’importo di ciascuno”. Dunque a condizione che i singoli carichi non superino i 5mila euro significa che “possono quindi beneficiare tutti dell’annullamento”.
Lo Stralcio – inoltre – si applica anche ai debiti rientranti nella “Rottamazione-ter” (Dl n. 119/2018), nel “Saldo e stralcio” (legge di Bilancio 2019) e nella “Riapertura dei termini” (prevista dal Dl n. 34/2019).
I debiti oggetto di stralcio verranno tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021. L’Agenzia delle Entrate verificherà se i contribuenti interessati possiedono i requisiti necessari per procedere all’annullamento dei debiti, segnalando i codici fiscali che restano fuori per il superamento del requisito reddituale, ed entro il 30 settembre darà il via libera all’annullamento.
L’agente della riscossione provvederà in automatico allo Stralcio e il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria secondo le modalità rese note dall’agente della riscossione.
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