Famiglie e possessori di Partita Iva nel 2021 possono essere beneficiari di una serie di bonus, alcuni dei quali non richiedono necessariamente la presentazione dell’Isee all’Inps. In particolare, il Governo Draghi ha deciso di prestare sostegno a nuclei familiari e lavoratori con situazioni particolari, ad esempio genitori con figli piccoli e donne in stato di gravidanza, ma anche possessori di Partita Iva.
Il bonus Partita IVA o Iscro 2021 è un contributo mensile, da un minimo di 250 a un massimo di 800 euro mensili, approvato dal governo in via sperimentale per il triennio 2021-2023. Si tratta di un incentivo per i lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva che non risultano iscritti a nessun albo.
Il bonus Iscro verrà erogato per la durata di sei mesi e non concorrerà alla formazione del reddito personale di coloro che lo riceveranno. Le domande per ottenere il bonus potranno essere inoltrate fino al 31 ottobre 2021.
Il bonus potrà essere revocato qualora i lavoratori dovessero chiudere la partita IVA o non dovessero frequentare i corsi sopracitati.
Per conoscere i requisiti per accedere all’ISCRO clicca qui.
Il bonus asilo nido spetta alle famiglie con figli nati dal 1° gennaio 2016. Si tratta di un contributo di massimo 1.000 euro erogato dall’Inps per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
L’articolo 1, comma 343, legge 27 dicembre 2019 n. 160, ha elevato l’importo del buono fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei requisiti richiesti.
L’importo massimo erogabile al genitore richiedente, a decorrere dal 2020, è determinato in base all’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione.
Di seguito i parametri sulla base dei quali viene determinato l’importo, riportati dal sito dell’INPS:
L’Istituto precisa che il contributo mensile erogato non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei seguenti requisiti :
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016.
La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2021.
L’assegno di natalità (anche detto “Bonus Bebè“) è un assegno mensile rivolto alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo.
Nel sito dell’Inps si apprende anche una novità importante che riguarda coloro che hanno un ISEE più alto: “Per le nascite, adozioni ed affidamenti preadottivi a partire dal 2020 la prestazione è stata rimodulata con nuove soglie di ISEE e può spettare, in applicazione del principio dell’accesso universale, nei limiti di un importo minimo, anche per Isee superiori alla soglia di 40.000 euro o anche in assenza dell’indicatore Isee”.
L’assegno spetta ai cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di idoneo titolo di soggiorno per le nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2021 (e 2020 fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare per adozioni e affidamenti preadottivi).
L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato, per un massimo di 12 mensilità. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo. Se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda (con perdita delle mensilità precedenti).
La misura dell’assegno per i nati adottati in affidamento preadottivo nel 2021 dipende in presenza di un ISEE in corso di validità dall’ ISEE minorenni del minore per il quale si richiede l’assegno:
Il pagamento mensile dell’assegno è effettuato dall’INPS direttamente al richiedente tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN , conto corrente estero Area SEPA, intestati al richiedente.
Il bonus mamma domani di 800 euro viene corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo.
Il bonus spetta alle gestanti e madri, cittadine italiane, comunitarie o non comunitarie, che devono essere regolarmente presenti e residenti in Italia. La prestazione viene erogata per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:
Il bonus è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.