Metalmeccanici: Benaglia (Fim Cisl): “Cogliere le opportunità del PNRR, da qui passa il riscatto per il Sud”

“Il riscatto metalmeccanico passa dal SUD”.  Questo il titolo dell’iniziativa che la Fim Cisl nazionale ha organizzato per il prossimo 30 settembre a Caserta. PNRR, Investimenti , rilancio industriale e occupazione i questi i temi all’ordine del giorno  dell’attivo dei delegati Fim del Mezzogiorno. Con Il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia e il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, saranno circa 200  i delegati FIM che da tutte le regioni del Sud Italia,  si ritroveranno presso il Centro Congressi Hotel Vanvitelli alle ore 10 a Caserta, nel primo grande evento, dopo le restrizioni della pandemia, dedicato all’Industria del Sud.

E’ ora che le regioni del Sud del nostro Paese, superino le carenze e inefficienze burocratiche,   infrastrutturale, malavita organizzata e i ritardi storici, che dall’Unità del Paese caratterizzano questa importante, quanto strategica area della nostra Penisola –  il Segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia – commenta l’iniziativa. Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia, rappresentano un concentrato di storia, bellezza, saper fare che, se messe a sistema superando le tante inefficienze  possono dare una spinta fondamentale a tutto il Paese. La Pandemia ha acutizzato le distanze tra il Sud e il resto del Paese, ma grazie alle risorse del PNRR,  se ben spese evitando gli errori e gli abusi del passato,  possono rappresentare  una grande opportunità di rinascita e svolta.  Svolta – sottolinea il Segretario FIM – che passa soprattutto per l’industria metalmeccanica. Il Sud ha un potenziale sul piano industriale incredibile e una posizione storica  strategica nel Mediterraneo da sempre crocevia di importanti traffici commerciali. Bisogna sfruttare i cambiamenti in atto: digitale, e transizione energetica/ecologica, facendole diventare una grande opportunità di rilancio dell’industria. Oggi abbiamo ancora troppe vertenze industriali nel Sud del Paese che si trascinano da anni, dall’Ex-Ilva di Taranto, alla Whirpool di Napoli, passando per l’ex-Alcoa di Portovesme in Sardegna a  Termini Imerese in Sicilia, solo per citarne alcune che vanno avanti da anni. E’ ora che queste vertenze diventino,  e questa è una sfida che lanciamo al Governo nazionale e alle regioni,  occasioni non per tirare a campare tra un’elezione e l’altra tra ammortizzatori sociali e promesse ma  concreti progetti di reindustrializzazione da cui ripartire per rilanciare l’industria e l’occupazione nel Mezzogiorno. Per farlo servono risorse e infrastrutture materiali e immateriali, serve uno stretta collaborazione tra imprese e scuola. Gli ITS in questo senso possono rappresentare una fucina di occupabilità. Questo insieme ad una pubblica amministrazione efficiente e snella a cui si affiancare una lotta alla malavita organizzata e l’illegalità. Per ragionare su queste opportunità e dare un nostro contributo attraverso l’azione sindacale e contrattuale alla rinascita e rilancio del Sud ci vediamo il 30 a Caserta.

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Fonte: cisl.it