ROMA – Si è tenuto ieri il primo confronto dei sindacati con il Governo sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Presente all’incontro oltre al Ministro del Lavoro Andrea Orlando anche il premier Mario Draghi che ci ha tenuto a presidiare in persona l’avvio del tavolo con Cgil, Cisl e Uil.
E proprio dai sindacati arrivano i primi commenti al termine della riunione, dai quali si apprendono le prossime mosse del Governo sul delicato tema delle morti bianche e gli infortunii sul lavoro.
In particolare, secondo quanto riporta Ansa.it, sono stati individuati alcuni interventi di immediata realizzabilità, tra cui:
Inoltre qualche spunto in più per meglio comprende la direzione che prenderanno i prossimi provvedimenti arrivano dalle dichiarazioni del Segretario Generale Cisl Luigi Sbarra.
“Il giudizio è positivo, – dichiara il leader sindacale di Via Po – è stato un importante dell’incontro, il governo condivide la necessità da noi sollecitata di lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, alle malattie professionali e agli infortuni”.
Che poi aggiunge: “serve un forte intervento finalizzato a contrastare questo odioso fenomeno delle morti nei luoghi di lavoro. Ci sono primi interventi che si metteranno in campo da subito, una forte disponibilità del governo ad accelerare le procedure di reclutamento di 2.300 ispettori, tecnici, ingegneri per rafforzare l’esercito da impegnare sul territorio e nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di rafforzare ispezioni, verifiche, controlli”.
“C’è la volontà del governo – ha concluso, spiegando quindi che si è parlato di di provvedimenti come la chiusura temporanea aziendale – di dare seguito a sanzioni ancora più pesanti come la sospensione dell’attività lavorativa dove si registrano evidenti violazioni alle norme nazionali e locali su salute e sicurezza”.
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