Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la settimana scorsa il decreto sul green pass che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dal 15 ottobre, data che si sta avvicinando sempre di più, sarà previsto l’obbligo di green pass per poter accedere ai luoghi di lavoro, dal pubblico al privato.
Ma cosa succede a chi non sarà in possesso del certificato verde? Oltre ad incorrere in aspre sanzioni che vanno dai 600 ai 1500 euro, il lavoratore privo di green pass sarà allontanato dal luogo di lavoro e andrà incontro alla sospensione dello stipendio a partire dal quinto giorno (dal primo nel caso della pubblica amministrazione). Questa situazione rimarrà tale finché non il lavoratore non sarà in grado di produrre il green pass, senza che la sanzione possa tradursi in un licenziamento, su questo il decreto è chiaro.
Attualmente ci sono tra i 4 e i 5 milioni di lavoratori italiani non vaccinati. Tra loro sorge spontanea una domanda: durante la sospensione dello stipendio, ci sono delle misure o dei sussidi di cui possono beneficiare, ad esempio la Naspi o il Reddito di Cittadinanza?
Vediamolo insieme.
Per quanto riguarda la Naspi, che nello specifico è l’indennità di disoccupazione, la risposta è negativa. Se un lavoratore viene sospeso, così come il suo stipendio, egli non potrà percepire Naspi perché di fatto risulta “solo” sospeso e non licenziato. Il suo rapporto di lavoro infatti continua a tutti gli effetti, non viene considerato terminato per cause involontarie, condizione invece indispensabile per poter ottenere la Naspi.
Diverso è invece il discorso per il Reddito di Cittadinanza. Quest’ultimo, infatti, non è da escludere a priori che possa essere erogato anche a un lavoratore il cui stipendio viene sospeso, anche se la possibilità è alquanto remota. Questo perché, sebbene sulla base della normativa il RdC spetta anche ai lavoratori, le condizioni reddituali e patrimoniali da rispettare sono molto rigide e stringenti. Per ottenere il RdC infatti è necessario anche presentare l’ISEE che comunque non tiene conto della sospensione dello stipendio, quindi è molto probabile che il lavoratore non riesca ad entrare nei limiti minimi imposti dalla legge per poter usufruire di questa misura. Ecco dunque che anche per il Reddito di Cittadinanza la risposta sarà, molto probabilmente, negativa.
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