Ad un mese dalla chiusura dei battenti dei 15 negozi Disney Store c’è intesa sul passaggio dei lavoratori del marchio statunitense alle dipendenze di D-Retail S.r.L., società interamente controllata dal Gruppo Percassi, noto gruppo italiano che opera nel Retail commerciale, anche in formula franchising, presente nel Paese con 125 negozi e con altri punti vendita nel sud Europa in Francia, Spagna, Grecia e Portogallo.
L’intesa, siglata al ministero del Lavoro dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UIltucs e dalla direzione aziendale, troverà applicazione per un minimo del 70% dell’attuale organico Disney (pari a 224 lavoratori), ossia 156 lavoratori, “con una oscillazione del 10%”, che accetteranno formalmente il passaggio senza soluzione di continuità e con conseguente mantenimento dell’anzianità convenzionale, retribuzione, livello e ogni elemento del proprio rapporto di lavoro a far data dal 1 ° novembre 2021. Entro il 6 ottobre, per esigenze organizzative, il Gruppo Percassi richiede la verifica della percentuale di adesione; decorso tale termine la disponibilità si intenderà non più vincolante.
I lavoratori entro il 20 ottobre perfezioneranno l’accettazione dell’offerta, previa sottoscrizione del verbale di conciliazione. Le posizioni offerte riguardano “solo ruoli non coperti da attuali dipendenti” e “solo nelle città dove esiste un fabbisogno” di aumentare l’organico “a Milano, Torino, Bergamo, Bologna, Venezia, Verona, Roma, Firenze, Catania e Napoli”. D-Retail S.r.L. si impegna a non recedere dal rapporto di lavoro con il singolo dipendente per motivi unicamente economici per 15 mesi decorrenti dalla data di assunzione
Disney Store, in virtù di un ulteriore accordo siglato in sede ministeriale sulla chiusura della procedura di licenziamento, riconoscerà ai lavoratori che non transiteranno al Gruppo Percassi, un incentivo all’esodo di 13 mensilità lorde oltre ad un ulteriore importo, destinato anche ai lavoratori che accetteranno il passaggio, pari a € 3.000,00 a titolo di corrispettivo per la rinuncia nei confronti della società e del Gruppo Disney.
Per i sindacati «è un segnale importante che nell’ambito di una situazione di difficoltà del settore, derivante in primis dagli effetti della pandemia, ci sia stata la manifestazione di disponibilità alla salvaguardia occupazionale da parte di un gruppo italiano che gestisce brand internazionali, soluzione che coinvolge oltre il 70% della platea dei lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento consentendo così di ridurre l’impatto della dismissione operata dal Gruppo Disney».
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Fonte: cisl.it