Dal 15 ottobre i lavoratori del settore pubblico e privato saranno obbligati a possedere il Green pass per lavorare. Questa norma vale ovviamente anche per gli autisti di tutti i mezzi di trasporto, sia per il servizio merci che persone, anche se viaggiano da soli.
Il decreto infatti non esclude nessuno, anche perché nel caso dei camionisti – si dipendenti che autonomi (cd. padroncini), questi non svolgono solo le loro attività in cabina quando sono alla guida, ma entrano “in contatto con altre persone durante le fasi di carico e scarico. Hanno contatto con il mondo esterno, soprattutto di natura documentale”, sottolinea Alessandro Laghezza presidente di Confetra Liguria al quotidiano La Verità in edicola oggi.
La situazione è più preoccupante di quanto non si pensi. Secondo le stime di Laghezza l’entrata in vigore dell’obbligo “della certificazione verde farà stare a casa almeno un altro 15% di camionisti, numero che si somma al 20% di personale che già manca. In poche parole, dal 15 ottobre prossimo un terzo dei lavoratori degli autotrasporti mancherà all’appello”.
Insomma la mancanza di personale si potrebbe aggirare intorno al 35%, con scarse possibilità di rivedere in basso i dati reali, aggiunge il presidente di Confetra Liguria perchè “il posto di autista fa gola in Romania e più in generale nell’Europa dell’Est, Paesi dove spesso c’è un’alta componente di persone che non sono a favore della vaccinazione. Aggiungo inoltre che quello degli autotrasportatori non è un mestiere nemmeno molto adatto per il tampone. Non è certo facile andare ogni due giorni in farmacia quando si guida un camion”.
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