Carrefour cede 100 negozi, 1.800 lavoratori in esubero: ecco dove

Carrefour, la catena della grande distribuzione di origine francese, ha annunciato di avere 1.800 lavoratori in esubero in Italia. A lanciare l’allarme è il sindacato Uiltucs, l’Unione italiana lavoratori del turismo aderente alla UIL, con una nota diffusa ieri.

“Annuncio choc di Carrefour, pochi minuti fa al tavolo della trattativa con i sindacati: per il colosso della distribuzione moderna organizzata ci sono 1.800 esuberi. C’è di più: 100 negozi saranno ceduti. E non perché navigano in cattive acque, anzi: sono i più performanti“, scrive il sindacato nella nota. 

1.800 esuberi sull’intera rete nazionale di cui ben 170 nella sede centrale in Milano. Si tratta di un taglio del personale diretto di oltre il 10% rispetto all’organico totale che a fine 2020 ammontava ad oltre 16.000 unità in tutta Italia. 

Ad essere ceduti saranno i punti vendita più performanti: Campania, Liguria, Lombardia e Lazio risultano le regioni del Paese più penalizzate. Non solo. È prevista entro il 2022 la cessione a terzi di oltre 100 punti vendita diretti, nei fatti il 30% della rete esistente dei relativi formati. Tale cessione coinvolgerà oltre 1000 delle 1800 unità coinvolte. 

“Aver lavorato per garantire un servizio essenziale in tempo di pandemia non è servito a rendere stabile il rapporto di lavoro – è l’amaro commento del segretario generale aggiunto Uiltucs Paolo Andreani – Carrefour licenzia centinaia di lavoratrici e lavoratori per ridurre i costi dopo aver praticato scelte commerciali sbagliate. La multinazionale non è più credibile nelle relazioni sindacali”.

RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].

Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!

Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.