Agricoltura, nuovi fondi per lotta al Caporalato e assunzione lavoratori: ecco dove e come richiederli

Il caporalato continua ad essere un fenomeno altamente diffuso nel settore dell’agroalimentare, motivo per cui stanno emergendo sempre di più nuove azioni volte a fermarlo e combatterlo.

È il caso di un’iniziativa portata avanti dalla regione Lazio, con i fondi europei POR FSE, che tuttavia non interessa tutto il territorio regionale ma la sola provincia di Latina, protagonista in un recente passato di fatti di cronaca relativi allo sfruttamento di manodopera, che hanno portato anche a denunce e azioni penali nei confronti di titolari di aziende agricole e ‘collaboratori’.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Fondi contro il caporalato: cosa sono

Per argine il più possibile il fenomeno la Regione ha previsto di erogare contributi a condizione che si realizzano questi due interventi mirati:

  • Azione A: riguarda il trasporto e consiste nel regolamentare il trasporto dei lavoratori del settore agricolo da e per i luoghi di lavoro, al fine di garantire il rispetto delle misure di contenimento alla diffusione del COVID-19 previste nel Protocollo del 14 marzo 2020 condiviso dal Governo e dalle parti sociali.
  • Azione B: questa misura riguarda l’erogazione di incentivi dati per l’assunzione e/o la stabilizzazione di lavoratori nel settore agricolo, effettuate a partire dal 23 febbraio 2020 che siano:
  • assunzione con contratti a tempo determinato per l’esecuzione di più lavori stagionali con garanzia di occupazione minima superiore a 100 giornate annue nell’arco di 12 mesi a partire dalla data di assunzione;
  • stabilizzazione di contratti che passano dal tempo determinato al tempo indeterminato.

Per ottenere gli incentivi è fondamentale che si realizzi l’azione A, l’azione B è altresì importante ma non vincolante e comunque non finanziabile senza l’azione A.

Fondi contro il caporalato: importi

Per quanto riguarda l’azione A – che abbiamo visto essere fondamentale – , l’organizzazione del trasporto può svolgersi anche tramite mezzi a noleggio, e prevede un importo finanziabile di massimo 12 euro al giorno per lavoratore per un massimo di 10 lavoratori fino a raggiungere il tetto di 7.200 euro.

L’azione B, invece, permette l’erogazione di 2.500 euro per ogni contratto di assunzione e/o stabilizzazione per un massimo di 5 lavoratori. La durata di ciascun progetto deve essere di un totale di 12 mesi per un importo massimo di 19.700 euro.

Fondi contro il caporalato: domanda

La domanda può essere presentata dalle imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli con almeno una sede operativa nella provincia di Latina. Prima di presentare le istanze, le aziende interessate dovranno registrarsi sull’applicazione “Fair Labor”. I progetti dovranno essere trasmessi in via telematica accedendo al sito dedicato.

Per poter trasmettere l’istanza è necessario registrarsi ed utilizzare in seguito le credenziali fornite (nome utente e password) e compilare tutta la documentazione aggiuntiva da trasmettere come allegata alla domanda. La procedura è già aperta, essendo stato possibile inviare le proprie domande a partire dal 19 maggio 2020.

Chiunque avesse bisogno di assistenza o supporto anche in fase di compilazione della domanda può contattare l’ufficio caporalato della regione Lazio tramite mail: caporalato@regione.lazio.it

Per leggere il Bando e la documentazione di riferimento fai click qui.

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