Mancano pochi giorni ormai e dal 15 ottobre per chiunque acceda ad un luogo di lavoro scatterà l’obbligo di possesso di Green pass, che si ottiene col (1) vaccino oppure (2) un test Covid negativo oppure (3) dopo guarigione da Covid 19.
E’ chiaro che essendo l’attività lavorativa qualcosa che prolunga nel tempo le soluzioni più ‘semplici’ sono la 1a e la 3a. Più complicato, nonché più costoso, è invece sottoporsi a tampone ogni 48h (o 72h se molecolare).
L’obbligo riguarda tutte le categorie di lavoratori, autonomi e dipendenti, gli unici esentati, ricorda Il Sole 24 Ore in edicola oggi, sono coloro che hanno ottenuto l’esenzione dall’obbligo vaccinale:
“gli unici soggetti esenti dall’obbligo di essere in possesso di green pass sono quelli esentati dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo criteri definiti da circolari del ministero della Salute. Resta ferma, naturalmente, la disciplina specifica già introdotta per gli operatori sanitari dal Dl 44/2021 e per le istituzioni scolastiche dal Dl 52/2021″.
Secondo quanto prevede il Ministero della Salute l’obbligo di possedere il green pass non si applica a:
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