Sul Reddito di cittadinanza si muove ancora una volta lo scontro politico in vista della Manovra di bilancio. Con M5S, sostenuti da PD e LeU, che ne propongono il rifinanziamento con 200 milioni di euro aggiuntivi sull’anno 2021 mentre la Lega con il ministro Giancarlo Giorgetti chiede che non vengano sacrificate altre prestazioni a favore di lavoratori e famiglie per rifinanziare il Rdc.
Lo scontro si è consumato ieri durante il consiglio dei Ministri che ha detto sì al decreto fiscale e su questo è poi intervenuto il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Ecco cosa si legge sulla cronaca politica de Il Sole 24 Ore in edicola in proposito:
“A mettere il punto all’acceso botta e risposta come al solito è stato Mario Draghi. Il Premier ha rinviato alla prossima settimana, a martedì, quando si aprirà ufficialmente il capitolo manovra, il confronto già caldo sulle modifiche al reddito di cittadinanza. Che la misura bandiera di M5S sarà rivista è infatti certo. Si tratta di capire ‘il come’ e soprattutto ‘il quanto’, ovvero quale sarà l’ammontare di risorse destinate al reddito nella legge di Bilancio”.
Dunque Draghi ha dato appuntamento a tutti per il 19 ottobre. Nella riunione governativa sarà affrontato il tema e da lì verranno fuori le prime proposte dei partiti che andranno a ridisegnare il reddito di cittadinanza.
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