Assegno unico figli al via da gennaio 2022, requisiti e importi da 180 euro: ecco per chi

Sta per concludersi la possibilità di richiedere l’assegno temporaneo per i figli minori a carico dei genitori, misura ponte prevista già dal luglio scorso e attiva fino al 31 dicembre 2021 per offrire un aiuto aggiuntivo alle famiglie in maggiore difficoltà. Ma non c’è da temere: con il nuovo anno sarà infatti attiva la misura definitiva, il vero e proprio Assegno unico e universale per figli a carico, messo temporaneamente in standby dal Governo proprio per la mancanza di tempo per la sua piena attuazione.

Sono stati stanziati complessivamente 19 miliardi per l’attuazione dell’assegno unico e sebbene i lavori sul decreto per dare il via a questo provvedimento, fortemente sostenuto dalla ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti (Iv), sono ancora in corso, il quadro sembra già essere ben delineato.

Vediamo insieme i dettagli.

Assegno unico figli: beneficiari

Rimangono beneficiari dell’assegno unico i lavoratori autonomi, i cd. incapienti e i percettori del reddito di cittadinanza, ma a questa platea confermata si aggiungono anche altri gruppi di destinatari, nello specifico potranno richiedere l’assegno unico i dipendenti del settore pubblico e privato e i disoccupati. Non solo, sarà destinato anche agli immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno sembrerebbe da almeno sei mesi.

Assegno unico figli: requisiti

I beneficiari elencati sopra devono essere in possesso cumulativamente e per la durata della misura i seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
  • essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, e titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.

Assegno unico figli: importi

Come sottolineato in un articolo precedente di Tuttolavoro24.it (clicca qui), questa misura prevede l’erogazione di un assegno mensile di 180 euro per ciascun figlio minorenne, importo che aumenterebbe di 80-90 euro dal terzo figlio in poi. Ovviamente, l’importo varia in base all’indicatore ISEE, quindi i 180 euro saranno assegnati alle famiglie con la soglia di ISEE più bassa, ma comunque la riduzione sarà graduale e non eccessiva fino ad arrivare a 40-50 euro mensili per chi ha un ISEE elevato.

A questo importo “standard” si dovrebbe aggiungere anche una maggiorazione per le madri fino a 21 anni o per chi ha figli disabili.

È previsto un aiuto, anche se in forma più ridotta, anche per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età che sono comunque a carico del nucleo familiare. A condizione però che questi siano inseriti in percorsi di formazione, avviamento al lavoro o nelle liste di collocamento.

Assegno unico figli: sostegno alla genitorialità

Con l’avvio definitivo dell’assegno unico, dal 1° gennaio 2022 verranno di fatto eliminate tutte quelle altre misure a sostegno della genitorialità in vigore fino ad oggi. Parliamo delle detrazioni Irpef per figli a carico, gli ANF – assegni al nucleo familiare –, bonus bebè, ecc. In realtà, più che un’eliminazione si tratta di un “assorbimento”: queste misure verranno infatti inglobate all’interno dell’assegno unico che riceverà di conseguenza i fondi a esse destinati in precedenza. Per maggiori dettagli clicca qui.

Assegno unico figli: domanda

Al momento non è possibil trasmettere la domanda all’INPS perchè manca lo specifico decreto legislativo. Per informazioni più precise e definitive bisognerà attendere pertanto l’emanazione del nuovo decreto.

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