Emilia Romagna. Sanità, incontro Ctss con sindacati: «Pnrr occasione unica, piano da 47 milioni»


I progetti per il potenziamento dei servizi sanitari modenesi, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con risorse pari a circa 47 milioni di euro, sono stati illustrati ieri ai rappresentanti di Cgil Cisl Uil nel corso di un incontro dell’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria modenese. Hanno partecipato sindaci e amministratori dei Comuni capodistretto (Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola), autorità sanitarie, rappresentanti dell’Università e della Regione.

Il piano, come ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza, «è stato condiviso nella Conferenza nei giorni scorsi e rappresenta un’occasione unica per la sanità modenese perché punta sulla rete territoriale delle Case della salute (nel Pnrr denominate Case di comunità) e Ospedali di comunità (Osco), anche sulla base dell’esperienza maturata durante la pandemia, oltre agli investimenti in nuove tecnologie».

«Con queste risorse – ha sottolineato Antonio Brambilla, direttore dell’Ausl di Modena illustrando il piano – saranno realizzate o ristrutturate 14 Case della salute, tre Osco e sette centrali operative territoriali, con un investimento di 35 milioni di euro, mentre quasi 12 milioni rappresentano investimenti tecnologici».

Il piano sarà inserito nell’accordo di programma tra Regione e Governo che sarà approvato entro la fine dell’anno.

Durante l’incontro tutti gli interventi hanno condiviso la scelta di puntare sulla rete territoriale per avvicinare i servizi ai cittadini. Andrea Sirianni della Cisl ha giudicato le risorse del Pnrr fondamentali per rafforzare i servizi sul territorio, soprattutto quelli rivolti agli anziani. Nicola Maria Russo della Uil ha posto il tema del personale e della formazione, ripreso anche da Daniele Dieci della Cgil che ha sottolineato la necessità di sviluppare la collaborazione tra i medici di diverse discipline.

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Fonte: cisl.it