ROMA – Abbiamo già parlato nei giorni scorsi della crisi che continua ad interessare il settore del turismo e degli spettacoli (clicca qui). Molti lavoratori stagionali di questi ambiti si dicono preoccupati per la fine dei bonus erogati a loro favore dall’inizio della pandemia e tanti si chiedono se questi aiuti saranno prorogati. Ricordiamo che sono stati erogati diversi bonus per i lavoratori stagionali nel corso del 2021: il bonus 2400 euro seguito da quello di 1600 euro per gli stagionali del turismo e dello spettacolo e il bonus 800 euro per i braccianti agricoli.
Ma non sono solo queste categorie a temere il possibile aggravarsi della propria, già precaria, situazione economica. Anche tutti i percettori del Reddito di emergenza, che era stato prolungato per altri quattro mesi (giugno-settembre), si domandano se in considerazione della proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021 anche le misure emergenziali di sostegno saranno allungate.
Noi di Tuttolavoro24.it abbiamo voluto dare voce a queste domande, che quotidianamente ci vengono poste dai nostri lettori, attraverso un’intervista in esclusiva all’On. Teresa Manzo, esponente del Movimento 5 Stelle, portavoce dalla Camera dei deputati, da sempre impegnata attivamente con azioni in favore dei precari e delle categorie più duramente colpite dalla crisi pandemica.
On. Manzo, la Nadef indica che il Governo nel corso del 2021 con i due decreti Sostegni ha stanziato complessivamente 2.984 milioni di euro per i cd. bonus a favore delle categorie più colpite dalla crisi economica (stagionali, sport, spettacolo, braccianti agricoli, ecc.). Il Governo pensa di continuare a sostenere le categorie “precarie” in questa fase ancora emergenziale oppure dobbiamo considerare terminate le politiche dei ‘sostegni’ con le indennità onnicomprensive? Quale è in proposito la posizione del M5S?
“Nella Nota di aggiornamento al DEF (NADEF) del 2021 si prospetta una crescita della nostra economia, nonché una graduale riduzione del deficit e del debito pubblico. La politica di bilancio – come sottolineato anche dal ministro – resterà espansiva ancora per i prossimi due anni per poi concentrarsi gradualmente sulla riduzione del rapporto debito/PIL. Le previsioni macroeconomiche del Governo per il 2022-2024 prendono atto del miglioramento dei principali indicatori di crescita e indebitamento e definiscono il perimetro di finanza pubblica all’interno del quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio.
Ciò premesso, va detto che per sostenere questa ripresa economica – come evidenziato anche dal Presidente del M5S Giuseppe Conte – è necessario continuare a sostenere le imprese in modo robusto, continuando sulla strada tracciata negli ultimi anni anche grazie alle politiche promosse e sostenute dal M5S.
Nel corso del triennio 2022-2024, l’andamento programmatico disegnato dalla NADEF consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di diverse misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale. L’assegno unico universale per i figli verrà messo a regime. Saremo sempre al fianco delle categorie più fragili, sempre in prima linea come è accaduto in piena emergenza Covid”.
È possibile che le risorse non spese dall’Inps per le indennità onnicomprensive siano destinate, ipoteticamente insieme ad uno stanziamento aggiuntivo, ad un nuovo Bonus da introdurre entro la fine dell’anno?
“Un nuovo bonus entro fine anno? Tutto dipenderà dall’evolversi della situazione pandemica. Al momento per quanto riguarda le indennità Covid per gli stagionali, in base al decreto Sostegni Bis (Dl 25 maggio 2021, n.73), i lavoratori che non hanno beneficiato dell’indennità del decreto Sostegni hanno potuto presentare la domanda per il riconoscimento della nuova prestazione con scadenza fine settembre 2021.
Il tema centrale oggi è rilancio della nostra economia che nei prossimi anni sarà sostenuta, oltre che dallo stimolo di bilancio, anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’occasione inedita per rilanciare il nostro Paese all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. La piena ed efficiente realizzazione del PNRR sarà la vera sfida per i prossimi anni”.
Con la competenza del mese di settembre è terminata la quarta mensilità del Reddito di emergenza che è stato erogato in questi mesi alle famiglie prive dei requisiti per ottenere il Reddito di cittadinanza, ma comunque rientranti nella fascia cd. debole della popolazione. È possibile che questo sussidio venga esteso fino alla fine dell’anno?
“Lo stato di emergenza, disposto in seguito al presentarsi di eventi eccezionali (come, appunto, il diffondersi del Covid-19), sarà in vigore ancora fino alla fine dell’anno. Ciò significa che, se la situazione si avvierà verso un peggioramento nel corso di questi mesi, non è del tutto esclusa la possibilità, da parte del governo, di istituire delle nuove rate di reddito di emergenza. E, considerando che lo stato di emergenza sarà in vigore fino al 31 dicembre, c’è la possibilità di prevedere l’erogazione di altre tre mensilità. Come già specificato, però, questo dipenderà dall’andamento dei contagi, dai risultati della campagna vaccinale e, soprattutto, dall’evolversi della pandemia nel nostro paese e dalle scelte che tale evoluzione implicherà”.
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