In Conferenza Stato-Regioni è stato approvato un protocollo Governo-Regioni con Federfarma-Assofar che sancisce la possibilità di somministrare il vaccino anti-influenzale anche in farmacia. Si tratta di una novità importante, che consentirà a brevissimo ai cittadini di prenotare la propria dose in farmacia e farsela somministrare sul posto, accorciando i tempi.
Questa decisione è stata accolta positivamente da tutti i firmatari del del Protocollo d’intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome, Federfarma e Assofarm. Ecco quanto dichiarato da Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Assessore dell’Emilia-Romagna:
“Sono davvero soddisfatto che la proposta che avevo portato in sede di Commissione salute in Conferenza delle regioni sia stata approvata. I cittadini che non hanno patologie potranno acquistare il vaccino in farmacia e farselo somministrare dal farmacista stesso. Coloro che invece hanno patologie rientrano tra le categorie più fragili per i quali il vaccino antinfluenzale è già assicurato in forma gratuita. Per il nostro Paese si tratta di una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dalle Regioni e discussa in sede di Commissione Salute, che va nella direzione delle cosiddette “farmacie dei servizi”, luoghi che saranno sempre più in grado di fornire ai cittadini vere e proprie prestazioni sanitarie. Un tassello in più per la composizione di una nuova sanità del territorio, di prossimità, obiettivo a cui tendiamo con tutte le nostre energie e che lo stesso PNRR mette a fuoco come risultato atteso“.
In farmacia potranno vaccinarsi i cittadini maggiorenni, anche quelli per i quali la vaccinazione è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario. Dopo la consueta anamnesi e l’acquisizione del consenso informato del paziente, il vaccino antinfluenzare verrà somministrato in piena sicurezza in aree apposite, interne o esterne alla farmacia. Va specificato che rientrano nella categoria dei più fragili – per i quali il vaccino è assicurato in forma gratuita – gli operatori sanitari, gli over 65, i malati cronici, le donne in gravidanza, i medici, gli insegnanti, le forze dell’ordine e i donatori di sangue.
Si ricorda che la campagna vaccinale (antinfluenzale) per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del vaccino antinfluenzale è già iniziata, ma sicuramente questa modalità più semplice e veloce di ricevere la propria dose agevolerà, incentiverà e accelererà il processo in corso.
Per quanto riguarda la compatibilità tra vaccino antinfluenzale e vaccino anti-Covid, non sembrano esserci controindicazioni. E anzi previsa la possibilità, per alcune categorie, è quella di effettuare il richiamo del vaccino anti-Covid nella stessa seduta di quello antifluenzale. La scelta è libera e spetta al paziente, ma consigliata per operatori sanitari, over 60 ora chiamati per la terza dose del vaccino anti-Covid, e persone affette da malattie croniche (ovvero per i così detti soggetti fragili).
Non deve però essere somministrato ai bambini al di sotto di 6 mesi o a coloro che hanno manifestato una reazione allergica grave dopo la somministrazione di una precedente dose.
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