Assegno Inps Invalidità civile cancellato a ottobre: ipotesi “recupero” di questi beneficiari

Dopo il ciclone Inps che ha investito i beneficiari dell’Assegno mensile di invalidità, con la decisione dell’Istituto di tagliare l’indennità a tutti percettori che svolgano parallelamente un’attività lavorativa a partire dal mese di ottobre 2021, si fa strada l’ipotesi di una possibile (e solo parziale) retromarcia.

Non un vero e proprio ripensamento da parte dell’Istituto diretto da Pasquale Tridico (in foto), ma un chiarimento che potrebbe consentire di conservare l’Assegno a coloro che percepiscono redditi fino a 5 mila euro.

Secondo quanto si legge sul quotidiano Avvenire in edicola oggi, la Ministra per le Disabilità Erika Stefani (Lega), dopo le numerose lettere di protesta ricevute dalle associazioni di lavoratori, disabili e famiglie, si sarebbe impegnata per favorire quantomeno questa ipotesi:

“è previsto per oggi un incontro tra le associazioni e la ministra per le disabilità, la leghista Erika Stefani. A tema il nodo irrisolto dell’assegno di invalidità tolto anche a chi ha redditi inferiori a 5mila euro. Si attende che il governo passi dalla condivisione delle denunce portate avanti da associazioni e partiti ad un intervento più incisivo sull’Inps, che ha assunto questa decisione”.

Decisione che, secondo quanto si legge sul giornale ‘cattolico’, non è stata accolta con favore da nessuna parte politica. “Non si può pensare di far cassa a spese di persone disabili che riescono a svolgere una piccola attività lavorativa, occasionale o precaria“, dicono dal PD.

“Sono bastata due sentenze di Cassazione e l’Inps ha preso la palla al balzo per togliere un assegno mensile, già di per sé misero, appena 287 euro, agli invalidi civili parziali”, sottolineano da Fratelli d’Italia.

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