E’ stata siglato ieri l’intesa tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e i sindacati dei lavoratori edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, sulla costituzione dell’Osservatorio Nazionale che avrà il compito di garantire il rispetto delle intese sulla sicurezza nei cantieri per la realizzazione delle opere, anche quelle finanziate dal PNRR, e verificare il rispetto delle nuove norme.
L’Osservatorio sarà composto anche dalle principali stazioni appaltanti pubbliche, come ad esempio RFI (Gruppo Ferrovie), Anas, Autostrade, Autorità portuali, ecc., impegnati in queste settimane con l’avvio di importanti cantieri pubblici.
All’Osservatorio sono affidati vari compiti, tutti, come detto, finalizzati al controllo sulle imprese che lavorano in appalto e sub-appalto circa l’applicazione delle intese e delle norme sulla sicurezza nei cantieri. I temi sui quali interviene in particolare sono:
L’Osservatorio sarà presieduto dal Ministro Enrico Giovannini o da un suo delegato e si riunirà trimestralmente su richiesta di una delle parti sottoscrittrici.
“Si tratta di un patto per cantieri h24, sette giorni alla settimana, in piena sicurezza – ha sottolineato Giovannini – . Un’accelerazione resa possibile da più formazione, più assunzioni, turni di lavori aggiuntivi per evitare orari di lavoro straordinari che mettono a rischio salute e sicurezza. L’applicazione dei contratti nazionali di lavoro e la sicurezza di filiera saranno ancora più sotto attenzione a partire dal primo novembre, quando entrano in vigore le nuove norme sul subappalto e il Durc di Congruità recentemente introdotto dal Ministero del Lavoro: ogni lavoratore va tutelato, anche quello che svolge le proprie attività nell’ultima azienda operante in un grande cantiere. Sul fronte della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti stiamo formando 15 mila Responsabili unici del procedimento degli uffici gare delle stazioni appaltanti di tutta Italia, di cui 5 mila al Sud. Oggi stesso inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro”.
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