“Il primo nodo che verrà fuori al tavolo governo-sindacati, convocato per oggi alle 18, sarà quello delle pensioni. La posizione del governo, che guarda ad un graduale ritorno alla Legge Fornero, e quella dei sindacati che chiedono una riforma complessiva che introduca nuovi criteri di flessibilità, non potrebbero essere più distanti” (…) “Dobbiamo lasciare alle persone la scelta volontaria di andare in pensione dopo i 62 anni o con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, sapendo che non tutti i lavori sono uguali e che quindi non possono esserlo neanche le regole pensionistiche. Inoltre bisogna riconoscere alle donne un anno di contributi in più per ogni figlio, sarebbe un segnale forte a sostegno della genitorialità, e garantire ai giovani, ai quali oggi viene applicato il sistema contributivo puro e che hanno carriere discontinue una pensione di garanzia”.
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Fonte: cisl.it