Basilicata. Cavallo (Cisl): “Infermiere di comunità. Evitare tatticismi, così si alimenta la sfiducia nelle istituzioni”


“La mancata approvazione in Consiglio regionale per mancanza del numero legale della legge che istituisce la figura dell’infermiere di comunità è una battuta di arresto che rischia di alimentare ulteriormente il distacco dei cittadini dalle istituzioni”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, che invita i partiti ad “evitare inutili tatticismi e a mettere al primo posto gli interessi dei cittadini più bisognosi. La figura dell’infermiere di comunità, infatti, è estremamente importante per potenziare la rete dei servizi e dell’assistenza sanitaria. Si tratta di un primo passo nella costruzione di una medicina del territorio in grado di dare risposte puntuali ai bisogni di salute delle persone”.

“In tal senso – continua Cavallo – assume ancora più valore la proposta lanciata dalla Cisl di un vero e proprio patto sociale per la salute per costruire attraverso l’ascolto delle istanze dei corpi sociali intermedi un modello di sanità dove territorio e ospedale operano in modo integrato. L’emergenza pandemica ha evidenziato che il modello centrato solo sui grandi ospedali non funziona. Serve una sanità capillare dove gli ospedali non rappresentano l’unico e solo presidio di tutela della salute. La figura dell’infermiere di comunità è, sotto questo aspetto, centrale per ricostruire il legame tra cittadini e istituzioni sanitarie, spezzato da decenni di riforme centralistiche che hanno sacrificato i bisogni di salute delle persone, specie di quelle più fragili, in nome di astratti principi contabili”.

“Pertanto, l’invito che rivolgo alle forze politiche di maggioranza e di opposizione è di mettere al centro il bene comune e lavorare con lo spirito di concordia e di servizio che questo tempo post pandemia impone a chi rappresenta i cittadini dentro le istituzioni”, conclude il segretario della Cisl.

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Fonte: cisl.it