Si parla insistentemente in questi giorni di un ‘tagliando’ al Reddito di cittadinanza che sarà operato con la Manovra di Bilancio. Ed emergono i primi elementi di ciò che potrebbe comportare in termini di modifica all’impianto del sussidio.
Attualmente il Reddito di cittadinanza prevede la corresponsione di un importo mensilmente da parte dell’Inps – sulla base dell’Isee e delle soglie predeterminate – che non è sottoposto ad alcun taglio mensile. Non c’è infatti per il Rdc, un meccanismo similare a quello previsto della Naspi, cosiddetto ‘décalage’ che riduce mensilmente l’importo a partire dal 4° mese in cui si riceve il trattamento.
Secondo quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi in edicola tale meccanismo del décalage o riduzione/taglio dell’importo, a partire da una certa mensilità in poi, dovrebbe trovare spazio nella legge di Bilancio che sarà approvata entro le fine dell’anno:
“per i beneficiari occupabili un meccanismo di décalage dell’assegno che scatterà dal sesto mese (come per la Naspi), e la sospensione al secondo ‘no’ per un’offerta congrua di lavoro. Sono le ipotesi emerse ieri alla cabina di regia sulla manovra che conferma una dote aggiuntiva di di 791 per il reddito di cittadinanza, una cifra di 700 milioni al di sotto di quanto preventivato, ma che consente per il prossimo anno di conservare quasi la stessa entità di risorse del 2021 (8,9 miliardi). […] Per far fronte al prevedibile aumento dei richiedenti, il governo introdurrà dei ‘paletti’ in fase di ingresso (controlli nelle richieste in chiave anti furbetti) e di permanenza (décalage e sospensione alla seconda richiesta)”.
Dunque tra le misure che renderanno più ‘severo’ l’intero impianto, oltre all’attivazione del meccanismo del décalage ci sarà anche la sospensione dal trattamento per coloro che rifiutano un lavoro alla seconda occasione.
Le anticipazioni date (ad oggi) dal quotidiano Il Sole 24 Ore costituiscono fonte autorevole e attendibile, che raccolgono il meglio del dibattito politico attuale sul tema, che – come TuttoLavoro24.it – riteniamo di dover offrire ai nostri lettori. Tuttavia, occorre attendere le prossime settimane per capire se l’orientamento politico del Governo e della maggioranza sarà confermato oppure cambierà.
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