Lutech. Mandato votato all’unanimità

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Lutech oggi riunita, insieme alle proprie rappresentanze sindacali, dichiara tutta la propria disapprovazione per la mancata volontà aziendale di voler rendere effettiva la possibilità di riqualificazione delle persone coinvolte nel processo formativo Salsesforce.

Il mancato conseguimento della certificazione, praticamente di quasi tutto il personale coinvolto, e la mancata volontà di mettere in atto le richieste correttive avanzate dettagliatamente e reiteratamente nei mesi passati,  che avrebbero potuto renderlo proficuo per le persone, è da leggere come una mancanza di volontà da parte aziendale a voler trovare una collocazione interna per le proprie persone che non chiedevano e non chiedono altro di una vera possibilità di lavorare in Lutech, anche attraverso effettivi ed efficaci percorsi di formazione o di inserimento nelle attività presenti in azienda. Aver ammesso da parte dell’azienda evidenti inefficienze organizzative senza però aver ascoltato il punto di vista e il confronto richiesto dalle lavoratrici e lavoratori non solo è stato irrispettoso nei loro confronti ma ha anche comportato la dispersione di risorse aziendali che potevano invece essere impiegate con efficacia di risultati anche abbattendone i costi utilizzando le risorse straordinarie messe a disposizione per la formazione dal Fondo Nuove Competenze, come suggerito e richiesto dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU nell’arco di tutto l’ultimo anno.

La dichiarazione dell’azienda di voler procedere alla cessione delle persone coinvolte verso una società esterna preoccupa tutte e tutti, soprattutto per la sproporzione che esiste in termini di capacità industriali tra le realtà che potrebbero essere coinvolte e per il destino delle persone impattate.  Dichiarazioni che non sono consequenziali alle dichiarazioni dell’A.D. Dott. Pirovano che in data 30 luglio aveva dichiarato, al tavolo di confronto, che nonostante le inevitabili flessioni di mercato dovute dalla pandemia non si evidenziavano, a differenza di altre aziende, problemi occupazionali.

Le lavoratrici e i lavoratori quindi danno mandato alle organizzazioni sindacali, ai loro rappresentanti e alle loro rappresentanti di:

  • richiedere un confronto all’azienda su tutte le misure alternative da poter mettere in campo per scongiurare l’operazione industriale;

  • attivare tutti i tavoli istituzionali competenti per fare luce sulle decisioni prese dall’azienda e verificarne le garanzie necessarie;

e dichiarano già da adesso un pacchetto di 8 ore di sciopero per sostenere tutte le iniziative di mobilitazione che dovessero rendersi necessarie per sostenere il confronto che l’azienda ha deciso di portare sul terreno dell’unilateralità delle decisioni.

 RSU LUTECH

FIM-CISL E FIOM-CGIL NAZIONALI

Roma, 29 ottobre 2021

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Fonte: fiom-cgil.it