E’ stato proclamato dai sindacati di categoria Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadel lo sciopero nazionale degli operatori ecologici per l’8 novembre. I dipendenti delle aziende di igiene ambientale protestano contro il mancato rinnovo del contratto collettivo di settore scaduto da oltre 27 mesi, nella trattativa con Utilitalia e Fise-Assoambiente.
“Le associazioni datoriali – si legge nel comunicato – hanno posto al tavolo della trattativa“ “pesanti condizioni” finalizzate a “peggiorare unilateralmente le condizioni contrattuali per tutti”. Intervenendo a “[tagliare] il costo del lavoro ed eliminare la rappresentanza sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici nella quotidianità aziendale”.
“Lo sciopero proclamato è solo il punto di partenza”, avverte con il comunicato il sindacato che punta ad allargare la protesta ai lavoratori dell’indotto, ogni altra decisione “sarà presa il prossimo 10 novembre nell’attivo nazionale unitario”.
Assai possibile dunque che i disagi per l’utenza si realizzino in tutta Italia, con gli operatori ecologici che parteciperanno “in massa ai tanti presidi unitari provinciali presso i comuni, le prefetture e le aziende” per “spiegare ai cittadini che i disagi che a loro arrechiamo – conclude il comunicato – sono necessari per il futuro di tante lavoratrici e tanti lavoratori e per quello delle città in cui vivono”.
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