Contributo a Fondo perduto 1.000 euro, ancora un ‘aiuto Covid’: ecco cosa prevede il Decreto

Il 5 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) che prevede il contributo a fondo perduto di 1.000 euro per le startup, introdotto in sede di conversione del decreto Sostegni n. 41/2021.

Si tratta, quindi, di un sostegno economico per le partite IVA attivate nel 2018 ma con attività iniziata nel 2019 – soggetti che in precedenza non avevano potuto beneficiare delle altre tipologie di aiuto -, secondo le risultanze del registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, che fino ad ora sono rimaste escluse da qualsiasi sostegno economico ‘Covid’.

Sono 20 i milioni di euro che il Governo ha messo a disposizione per questo contributo.

Contributo a Fondo perduto 1.000 euro start-up: domanda

Per ottenere il contributo a fondo perduto è necessario fare domanda all’Agenzia delle Entrate. Al momento non è ancora attiva la procedura per presentare l’istanza. Ecco quanto prevede in proposito il decreto del MEF:

Per ottenere il contributo a fondo perduto […] e ai fini del rispetto del limite di spesa di 20 milioni di euro […], i soggetti interessati presentano un’istanza all’Agenzia delle entrate secondo le modalita’ definite con provvedimento del direttore della medesima Agenzia, da emanarsi entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Con il medesimo provvedimento sono disciplinati, altresi’, il contenuto informativo dell’istanza, i termini di
presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario ai fini del riconoscimento del contributo
“.

Ciò significa che entro sessanta giorni – quindi al massimo entro i primi di gennaio 2022 – l’Agenzia delle Entrate dovrà pubblicare il provvedimento con il quale vengono stabilite le modalità, i termini e i dettagli per presentare la domanda e vedersi riconosciuto il contributo economico.

Contributo a Fondo perduto 1.000 euro start-up: pagamento

Il decreto ministeriale non specifica quale saranno le modalità di pagamento tuttavia si può ipotizzare che saranno le medesime fin ora utilizzate: bonifico bancario od anche credito d’imposta.

Particolare attenzione merita quella parte del decreto in cui si dice che l’importo di 1.000 euro potrà essere proporzionalmente ridotto a tutti i beneficiari nel caso in cui i contributi che risulteranno dalle istanze accolte dovessero eccedere complessivamente l’importo di 20 milioni di euro, che è lo stanziamento complessivo di legge.

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