Reddito di cittadinanza, offerta congrua sotto i 858 euro: il Ministero del Lavoro dice ‘sì’ a queste condizioni

Martedì saranno rese note le risultanze dell’indagine del Comitato scientifico presieduto dalla sociologa Chiara Saraceno che per il Ministero del Lavoro ha ricevuto l’incarico di monitorare l’applicazione e la funzionalità del Reddito di cittadinanza. Il ruolo del Comitato, previsto proprio dalla legge istitutiva del sussidio, è quello di studiare qual è l’impatto del Rdc sul mercato del lavoro, sulla situazione dei fruitori e le prospettive di miglioramento, cioè di riforma.

Il Sole 24 Ore in edicola oggi anticipa alcuni passaggi degli indirizzi del Comitato che sono stati condivisi anche dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando e che saranno presto oggetto di dibattito politico tra le forze che compongono il Governo, in vista di una riforma del Rdc.

Secondo quanto si legge sulle colonne del quotidiano economico il Comitato suggerisce alla politica di puntare a rendere proporzionale la soglia retributiva minima perchè ferma a quei 858 euro che escludono di fatto tutti i lavori a tempo parziale. In altri termini l’obbligo di accettazione del lavoro scatta soltanto quando il salario supera tale soglia rendendo così sconvenienti le offerte di lavoro di valore retributivo inferiore:

“Si evidenzia come la soglia retributiva minima mensile di 858 euro (10.296 euro annui lordi) di fatto ‘esclude tutte le occupazioni a tempo parziale’. La proposta del comitato è di rendere proporzionale la soglia minima all’orario di lavoro previsto nel contratto di lavoro. Quanto all’offerta lavorativa, considerata ‘congrua’ se si riferisce a rapporti di lavoro a tempo pieno o con orario di lavoro non inferiore all’80% dell’ultimo contratto di lavoro. Secondo il comitato tale riferimento non è sempre possibile anche per la lontananza di molti percettori dal mercato del lavoro: la proposta è di far riferimento a rapporti con orario di lavoro non inferiore all’80% (o al 60%) dell’orario a tempo pieno previsto nei contratti collettivi”.

Dunque per il Ministero si può lavorare sulla ‘traccia’ definita dal Comitato scientifico. Nelle prossime settimane, un volta che si sarà aperto il dibattito sulle proposte, capiremo se queste saranno trasposte in atti legislativi.

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