Disoccupazione agricola, ancora una truffa a INPS con falsi braccianti


Ancora una truffa a Inps con uno schema di illeciti decisi a tavolino che si ripete sul territorio siciliano: aziende agricole fittizie che assumono finti braccianti per ottenere da Inps la disoccupazione agricola, indennità di maternità e di malattia che poi viene divisa tra i ‘sodali’.

Lo si apprende dalla versione on-line de la Repubblica su cui si legge la notizia di “due ditte fittizie che reclutavano falsi operai” dove il “gruppo mafioso dei Santangelo Taccuni teneva per sé i due terzi della paga giornaliera: su 60 euro giornaliere, 15 andavano al finto lavoratore, mentre 40/45 all’organizzazione”.

Insomma una vera e propria struttura criminale, alla base della quale accordi illeciti facevano girare gli importi ricevuti dallo Stato per due terzi agli organizzatori e per la parte rimanente ai falsi braccianti compiacenti.

Le indagini sono partite da lontano. Si è iniziati nel 2018 e per due anni sono state rilevate una serie di truffe ai danni dell’Inps tutte con lo stesso scopo: i falsi braccianti coinvolti sono più di ottanta provenienti dalle provincie di Catania, Enna, Siracusa e Messina. Tra i 300 e 400 mila euro il denaro sottratto alle casse dello Stato.

12 sono invece le persone raggiunte dal provvedimento restrittivo su indagini del commissariato di Adrano (CT). A capo della macchina amministrativa un ragioniere accusato di controllare e curare la corretta tenuta della falsa documentazione.

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