Si fa sempre più insistente l’ipotesi di un accorciamento della durata del Green pass dagli attuali 12 mesi a 9 se non addirittura a 6 mesi. Il motivo? Il vaccino, fanno sapere da tempo gli scienziati, dopo 6 mesi dall’ultima somministrazione perde efficiacia, oltre il 50%.
Un simile misura, sulla quale il Governo sta riflettendo con l’ausilio della comunità scientifica, si tradurrebbe in una esclusione dal certificato verde per milioni di italiani, che dovrebbero – a quel punto – far ricorso al vaccino.
Ne parla l’edizione odierna del quotidiano Il Tempo:
“La principale novità sta tutta nel Green pass: diminuire il suo tempo di validità e cambiare le modalità per ottenerlo. L’ipotesi più accreditata e che il certificato verde avrà una durata di nove mesi e non più di un anno come attualmente è in vigore. Addirittura, c’è anche l’ipotesi che prevede una scadenza sei mesi dopo aver fatto la seconda dose. Quest’ultima strada, tuttavia, appare impercorribile, in quanto tra qualche settimana, da un giorno a l’altro, milioni di italiani si ritroverebbero con il Green pass scaduto, mandando in tilt l’Italia. Il taglio dei tempi di validità nasce dal fatto che oramai è acclarato che dopo sei mesi dalla seconda dose, l’efficacia del vaccino anti-Covid cade a picco. Uno scenario che, per gli scienziati, apre la porta alla quarta ondata, facendo ripiombare tutti nell’incubo lockdown”.
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