Esodo verso l’Industria di migliaia di lavoratori del turismo e stagionali. E questo il fenomeno che sarebbe in atto in queste settimane. A pesare sulle scelte di migliaia di lavoratori sono probabilmente le incertezze legate ad un lavoro – quello stagionale – fondamentalmente precario, fatto di “stop and go”, legato alle integrazioni Inps con la NASpI durante la disoccupazione, ecc,
A lanciare la notizia è il quotidiano La Stampa in edicola oggi che scrive “è in atto un esodo”, e questa volta non c’entra nulla la sterile polemica sulla maggiore convenienza del Reddito di cittadinanza e tutti gli altri sussidi:
“Centinaia di camerieri e aiuto cuochi che stanno lasciando queste attività per collocarsi nelle aziende del manifatturiero col risultato che negli hotel e nei ristoranti manca personale. A lanciare l’allarme è Orienta, società per il lavoro, che è alla ricerca di 150 addetti in tutta Italia (Camerieri di sala, cuochi, aiuto cuochi e cameriere/i ai piani) da inserire per la stagione 2022 per conto di importanti strutture turistiche di categoria superior 4 e 5 stelle della sponda veronese del Lago di Garda. Si tratta di un periodo lavorativo stagionale ma particolarmente lungo ossia di 9 mesi, da febbraio a novembre”.
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