Data Management. Verso il contratto integrativo. Si riparte dalle relazioni industriali

Si è svolto lo scorso 11 novembre, finalmente dopo tanto tempo, in presenza, l’incontro tra le OO.SS. di categoria nazionali e territoriali, le RSU, e la Direzione Aziendale di Data Management (DM) assistita da Unindustria. L’incontro segna la ripresa del confronto e, averlo potuto fare in presenza ha dato quel valore aggiunto, indispensabile per creare le giuste condizioni, elemento indispensabile per proseguire nel percorso di rilancio di una realtà con tante competenze, clienti e dalle notevoli potenzialità.

Questo sarà un anno che nonostante lo strascico delle difficoltà derivate dalla pandemia si chiuderà positivamente per quanto riguarda risultati e prospettive che, basandosi su un asset di clienti consolidato, può creare le giuste premesse su cui pianificare la crescita futura della società.

In questo contesto, si colloca la rimappatura delle aree operative per le attività di Outsourcing e il piano di colloqui con tutti i lavoratori, partito dal settore Outsourcing e che verrà esteso anche alle aree Delivery e Produzione.

Queste iniziative, che riteniamo sono molto importanti poiché, se ben gestite, potranno restituire una rinnovata fiducia nelle prospettive aziendali e individuali, devono però essere accompagnate dal ripristino di condizioni collettive degne di un’azienda che si sta dando obiettivi molto ambiziosi e che sa quanto siano importanti le condizioni ambientali.

Come primo atto di questo percorso di inversione del trend, è stato firmato il nuovo Protocollo di Relazioni industriali che rappresenta il tassello per ricostruire un Contratto Integrativo Aziendale di cui la nuova Data Management ha assoluto bisogno.

Con questo Protocollo sono stati definiti gli ambiti ed i temi di interlocuzione ai vari livelli poiché tutta la catena delle relazioni rappresenta un valore.

A contrassegnare la volontà di seguire questo percoso di cambiamento, abbiamo fissato un nuovo appuntamento per il prosimo 24 novembre, nel quale discutere dell’accordo sullo smart working, modalità di lavoro rivelatasi fondamentale durante la fase emergenziale della pandemia e che ora però non può essere lasciata ad uso esclusivo delle norme aziendali.

Questo tema sarà una prima cartina di tornasole per misurare le intenzioni aziendali e rappresenta la sfida contrattuale sulla quale avviare le rinnovate relazioni industriali nel gruppo

La discussione sullo SW sarà anche la premessa per costruire il percorso per la discussione sul Premio di Risultato.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Fisascat, Filcams, Uiltucs nazionali

Roma, 18 novembre 2021

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Fonte: fiom-cgil.it