Covid, lo Sci teme la zona arancione: chiusura degli impianti

La risalita dei contagi Covid getta in allarme gli operatori turistici invernali. In particolare quelli altoatesini con la Provincia autonoma di Bolzano che potrebbe essere una delle prime a lasciare la zona bianca e approdare in zona gialla. Di lì la zona arancione non sarebbe irragiungibile, con la conseguente chiusura degli impianti di risalita.

Ne parla il quotidiano Il Mattino in cui si sottolinea come il rischio dalla settimana prossima di passare in zona gialla, già esso da solo sarà in grado di mettere in difficoltà l’inizio della stagione turistica:

“Il passaggio è visto come relativamente innocuo (impone solo l’obbligo di mascherina anche all’aperto e lo stop alle tavolate nei ristoranti al chiuso) ma si spera riesca ad arginare la corsa verso l’arancione. Secondo le misure in vigore infatti, l’ulteriore scatto di fascia di rischio, costerebbe la chiusura degli impianti di risalita. Il tutto proprio mentre le Dolomiti potrebbero approfittare del fatto che i centri sciistici in Austria stanno registrando una valanga di disdette di turisti tedeschi per le vacanze di Natale. «Sappiamo che la zona gialla è a un passo dalla zona arancione, e l’esperienza ci ha insegnato che il passaggio successivo è il lockdown», avverte infatti Thomas Widmann, assessore alla sanità altoatesino. Ed è anche per questo che ieri, assieme al governatore Arno Kompatscher ha incontrato a Roma, in vista della conferenza delle Regioni di oggi, la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, ipotizzando l’uso delle Ffp2 sugli autobus oltre che l’obbligo di mascherina all’aperto verso cui va incontro”.

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